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Tante le chiacchiere politiche che si fanno su questo fazzoletto di terra per aiutarla ad uscire dall’anonimato e farla pesare un po’ più a livello nazionale e permettere un rilancio del turismo. Ma lo si vuole veramente?

Tante le chiacchiere politiche che si fanno su questo fazzoletto di terra per aiutarla ad uscire dall’anonimato e farla pesare un po’ più a livello nazionale e permettere un rilancio del turismo. Ma lo si vuole veramente? 

Ai comuni mortali appare chiaro che in Abruzzo ci sia da anni una guerra tra molteplici fazioni. Nella regione verde del mondo ci sono migliaia di associazioni cosiddette ambientaliste e migliaia di politici che non riescono ad avere un’idea sul turismo manco a minacciarli di morte. Possibile che deve passare sempre la linea ‘anti’ qualcuno o qualcosa? Possiamo riuscire ad avere una politica chiara che affermi un’idea di futuro per l’Abruzzo almeno dal punto di vista dell’eco-sostenibilità?

I finlandesi, che chiacchierano poco e agiscono in fretta, hanno realizzato il primo quartiere sostenibile di Helsinki che ‘distrugge’ in maniera radicale il problema della CO2. ‘Eco-Viikki’ è pronta per accogliere 2000 abitanti e tantissimi servizi: parco giochi, una scuola, negozi, ben due ospedali, un centro medico e una biblioteca. Sono 11milioni i metri quadrati su cui è nato il quartiere. Il progetto è nato nel 2000 in seguito ad un concorso voluto dal Ministero dell’Ambiente e dall’Associazione degli Architetti della Municipalità di Helsinki e completato nel 2004. L’acqua piovana viene interamente riciclata e il riscaldamento proviene al 100% da fonti rinnovabili e l’asfalto è realizzato con materiali di scarto. I finlandesi hanno capito prima di tutti che un paesaggio, oltre ad essere bello, deve anche fornire servizi essenziali in simbiosi con essa e saggiamente sviluppati. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collaborazione tra municipalità, università, aziende private e architetti specializzati che hanno dato vita a un parco scientifico-tecnologico, una riserva naturale ed un’area residenziale. 

Il masterplan del nuovo quartiere residenziale è stato eseguito tenendo fissi dei riferimenti molto precisi ai quali attenersi. Petri Laaksonen, che vinse il concorso pubblico, riprese il tipico schema urbano scandinavo articolato in isolati urbani e intervallati da corridoi verdi.

Ampi spazi verdi con in più l’attenzione riservata dagli abitanti al fine di mantenerne inalterate le qualità. Così, come vuole la tradizione scandinava, le corti degli edifici sono organizzate in modo tale da creare un passaggio pedonale completamente separato dalla strada, suddiviso in giardini privati e pubblici perfettamente orientati e funzionali.

Anche il progetto per la nuova area residenziale, è stato individuato grazie ad un concorso pubblico indetto nel 1996, che ha visto la realizzazione di 63.000 mq di residenza. I vincitori sono stati otto differenti gruppi di progettazione, che hanno saputo trovare una forma architettonica in grado di rispondere ai requisiti imposti dal famoso sistema Pimwag il metodo finlandese di valutazione ambientale del costruito. Tale metodo impone cinque aree da rispettare per la costruzione degli edifici: 

Inquinamento: riduzione delle emissioni di CO2, gestione delle acque reflue, utilizzo di prodotti certificati, raccolta e smaltimento dei rifiuti domestici;

Risorse naturale: utilizzo flessibile dello spazio edificato, riduzione dell’uso di combustibile fossile, foritura di energia elettrica e per il riscaldamento da fonti rinnovabili;

Controllo della salute: verifiche sulle condizioni del microclima interno, del controllo delle fonti di rumore ed umidità, controllo dell’orientameto del sito rispetto al vento e al sole;

Biodiversità: mantenimento dei biotipo esistenti e creazione di nuovi compatibili con gli attuali, gestione delle acque meteoriche;

Produzione di risorse alimentari: coltivazione di orti e giardini, eco-gestione del suolo.

Questo metodo risulta molto interessante, infatti secondo la griglia Pimwag, un progetto per poter ottenere il permesso di costruire deve superare un determinato punteggio, basato sui criteri descritti e confrontato con i valori standard medi delle abitazioni simili nella città di Helsinki. 

Il risparmio della CO2 è del 20% rispetto alle precedenti abitazioni e il consumo di energia per il riscaldamento è di 105 kWh/mq annuo, mentre vengono consumati 45 kWh/mq annui per l’elettricità.

E se decidessimo di ‘esportare’ l’Abruzzo nel mondo attraverso queste innovazioni?

 

di Antonio Del Furbo 

 




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