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La bomba è esplosa da tempo ed è lì sotto gli occhi di tutti ma, a quanto pare, a nessun organo istituzionale interessa cosa sta accadendo nella discarica di Grasciano di Teramo. Nonostante operai senza lavoro, perdite di percolato e incendi.

Cosa sta accadendo su quel fazzoletto di terra a  ridosso della Teramo Mare? Perché tanti silenzi avvolgono la triste vicenda Cirsu?

Sulla questione, nonostante l’evidenza dei fatti, nessuno vuole sporcarsi le mani. E ne prendiamo atto. Però una cosa dovrebbe far impallidire il cittadino-contribuente e cioè ‘l’assordante silenzio’ di uomini delle istituzioni.

Solo due giorni fa abbiamo raccontato delle ‘agevolazioni’ fatte al Consorzio Intercomunale Rifiuti Solidi Urbani dal dirigente della Regione Abruzzo del Servizio Gestione dei Rifiuti, Franco Gerardini. Il funzionario, con carte alla mano, ha permesso a Cirsu di operare per mezzo di una fideiussione apparentemente farlocca come dimostrano le carte che abbiamo allegato.

 

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La Regione ha sostanzialmente detto a Cirsu: la vostra fiduciaria non è assolutamente autorizzata ad offrire garanzie fideiussorie in questo ambito ma noi ci facciamo carico di questo rischio “accettando con riserva” la polizza. Dunque alla Regione Abruzzo, a quanto pare, non interessa se la Lombard Merchant SpA emette una polizza non riconosciuta dalla Banca d’Italia. Eppure il gioco è molto rischioso.

Il Consorzio per poter operare deve garantire che per eventuali danni è in grado di pagare. La legge impone a tali aziende di avere una polizza che nel caso di Cirsu dovrebbe essere, calcolatrice alla mano, di 4.890.352 euro. Il Cirsu ne ha presentata una da 1.545.500 euro ed è stata accettata.

Guarda caso la notte scorsa si è sviluppato un incendio proprio nella discarica di Grasciano che ha generato un fumo intenso che ha ridotto la visibilità sulla Teramo Mare. Due squadre di Vigili del fuoco hanno impedito il peggio.

Perché accade tutto questo?

ZdO 

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