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Camillo D’Alessandro, in un’intervista a Zone d’Ombra, torna sulla vicenda dell’azienda ortonese e ironizza:” Ha ragione Zone d’ombra a titolare, il futuro rubato, ma a differenza di chi si limita alla denuncia, io spero che ciò non avvenga, per cui me ne occupo, non faccio finta che non esiste il problema . L’alternativa ? Fregarsene “

Camillo D’Alessandro, in un’intervista a Zone d’Ombra, torna sulla vicenda dell’azienda ortonese e ironizza:” Ha ragione Zone d’ombra a titolare, il futuro rubato, ma a differenza di chi si limita alla denuncia, io spero che ciò non avvenga, per cui me ne occupo, non faccio finta che non esiste il problema . L’alternativa ? Fregarsene “.

“HO ACCESO I RIFLETTORI SULLA VICENDA”

Quindi, per ciò che riguarda D’Alessandro, una certezza:”Non ho mai fatto nessuna promessa ed i lavoratori lo sanno: l’unico impegno da me assumibile, che ho assunto e mantenuto, è stato quello di far aprire il tavolo regionale, cosa che prima del mio intervento non c’era, per arrivare al Ministero, cosa che avverrà tra giorni”. E precisa:”Bisognava accendere l’attenzione dei riflettori sulla crisi Alimonti. L’ho fatto e continuerò a farlo, se lo facessimo in tanti forse sarebbe meglio. Io non prendo in giro nessuno e sto seguendo la vicenda da molto prima dell’imminente campagna elettorale, ma questo Zone d’ombra non lo sa, anzi forse si”.

SONO DUE LE OFFERTE D’ACQUISTO DELL’AZIENDA

Al momento due sono le proposte di concordato liquidatorio per l’azienda una delle quali riferibile alla famiglia Alimonti. L’altra proposta è di un imprenditore leader europeo nel settore delle farine. Non si esclude, comunque, l’arrivo di una terza proposta. Il concordato prevede l’acquisto del bene immobile e quindi delle ‘mura’ dell’azienda, cio’ non escluderebbe l’ipotesi di un imprenditore interessato a rilevare solo l’immobile romano o quello ortonese. A quel punto i commissari dovranno decidere per l’offerta più conveniente.

IL TAVOLO NAZIONALE AGEVOLA L’ACQUISTO DI UNA NUOVA CORDATA 

L’obiettivo per D’Alessandro è quello di:”agevolare l’acquisto dell’azienda Alimonti e non dei pezzi. Questo – continua il consigliere regionale – soprattutto per tutelare i lavoratori e tutte le maestranze”.

La fase successiva ora è quella dell’avviso pubblico. Si tratta di aspettare, quindi, e vedere se arrivano altre proposte o di acquisto o di affitto oltre alle due già depositate.

ZdO

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