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Niente, ai Comuni non gli gira proprio bene per quanto riguarda gli autovelox. 

E, questa volta, la giustizia si è abbattuta sul Comune di Rovigo che si è visto annullare dal giudice 34 multe, per un totale di circa 6mila euro.

Un automobilista, in un periodo di cinque settimane del 2015 sulla Tangenziale Est, aveva preso ben cinque autovelox. Il giudice del Tribunale di Rovigo dà ragione al giudice di pace che aveva annullato numerose contravvenzioni.   

Pietra dello scandalo la procedura di verbalizzazione conseguente alle rilevazioni del velox in Tangenziale.

Nella quasi totalità dei Comui italiani la gestione dei velox è demandata a terzi. A Rovigo, ad esempio, alla As2, società partecipata dal Comune di Rovigo, e a totale partecipazione pubblica, nel senso che gli altri partecipanti sono i Comuni dei Polesine. I giudici hanno eccepito che il personale di As2 non ha la qualifica di pubblico ufficiale e, quindi, non può svolgere compiti che dovrebbero essere di competenza del personale della polizia locale.

Dunque, il Comune può dare in affidamento a chi vuole il servizio di “noleggio velox e di tutti i servizi strumentali di supporto alle procedure sanzionatorie per violazione del codice della strada”, ma alcuni passaggi della trafila che porta dall’accertamento dell’infrazione alla notifica del verbale, devono essere fatti da un pubblico ufficiale, pena la nullità della sanzione. E, visto che non vi è certezza che le cose siano andate così, le multe sono state annullate. 

A dir poco imbarazzante la posizione del Comune secondo cui spetta all’automobilista dimostrare le irregolarità. 

Ovvio che la sentenza del giudice del Tribunale di Rovigo aprirà la porta a una marea di ricorsi che potrebbe costare sangue molti Comuni.

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