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Arriva l’archiviazione per Pierluigi Boschi, padre dell’ex ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, relativamente all’accusa di falso in prospetto nell’inchiesta sul crac di Banca Etruria, di cui è stato consigliere di amministrazione e poi vicepresidente.



L’archiviazione per i bond di Banca Etruria, quelli finiti azzerati con il decreto salvabanche del 22 novembre 2015, è stata firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Arezzo, Fabio Lombardo, il 18 ottobre 2018, su richiesta del pubblico ministero Julia Maggiore, che risale all’8 maggio precedente.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno messo alla luce che un verbale del cda dell’aprile 2013, con l’incarico di redigere il prospetto di collocamento per la Consob, risulta delegato al direttore generale Bronchi. Per la Procura, la responsabilità delle eventuali false informazioni sono quindi dello stesso Bronchi che avrebbe agito di concerto con Fornasari e con Canestri, la figura tecnica di riferimento.

Di qui la scelta dei pm di chiedere il processo solo per loro tre, mandando in archivio tutti gli altri imputati, compreso Boschi.

A seguire, per Boschi senior potrebbe arrivare una seconda richiesta di archiviazione, quella riferita alla liquidazione dell’ex direttore generale dell’istituto di credito Luca Bronchi, formulata dalla Procura di Arezzo.

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