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Insomma, pare che a Lanciano le ‘mazzate’ se le siano date e, purtroppo, qualcuno le ha ricevute nel vero senso della parola.

Questo aspro confronto elettorale lascerà il segno. E proprio in quella città in cui il sindaco uscente ha ribadito più volte che la sua è una città insignita della medaglia d’oro al valor militare. Insomma, una Lanciano che ha combattuto per la democrazia e la solidarietà. Quegli sforzi, a quanto pare, hanno assicurato libertà e democrazia solo ad una parte politica che, ancora oggi, non riesce a liberarsi dallo spettro del passato.

I fascisti, con buona pace del Pd, non ci sono più altrimenti la Costituzione se ne sarebbe accorta. Certo, esistono movimenti politici che si richiamano a quella esperienza come, ad esempio, forza Nuova ma con qualche differenza sostanziale, come ha chiarito il leader abruzzese Marco Forconi.

“Io continuo ad auspicare un sano nazionalismo, senza conflitti razziali”. 

E poi ci sarebbe Casapound che è “un’associazione di promozione sociale regolarmente costituita e riconosciuta” né xenofobo e né antisemita. Un movimento che ha dichiarato più volte di collaborare con tutte quelle persone avanguardiste di destra o sinistra che siano. 

Spettri e paure che parte della politica agita verso il popolo non si capisce bene per quale ragione. Ieri i 5 stelle, oggi Casapound. Ieri i pentastellati perché, probabilmente, non omologati al sistema, oggi una forza che nel sistema non ancora ci entra.

“Riteniamo il Pd moralmente responsabile della vile aggressione a Nico Barone, frutto del clima avvelenato creato a Lanciano da chi non è riuscito ad accettare il successo elettorale e i riscontri ottenuti da CasaPound sul territorio”.

A dirlo Gianluca Iannone il leader di Casapound che ha poi aggiunto:

“Fa piacere invece vedere come tutta Lanciano si sia schierata a fianco di Barone e CasaPound, a dimostrazione che il lavoro sociale e culturale fatto sul territorio in questi anni ci premia, e non solo nelle urne”.

Nelle ore in cui siamo stati con Barone per l’intervista, ci siamo accorti di quanti lo hanno salutato e dei tanti che lo hanno guardato con un viso ‘umano’ proprio per le numerose attività portate avanti nel corso degli anni, specie per le persone più bisognose. 

Vuoi vedere che è proprio questo che fa paura? ‘Purtroppo’, come dice Barone, “Non puoi fermare il vento con le mani”.

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