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Il match tra i due protagonisti è avvenuto sullo spazio virtuale di facebook. Il peso massimo che tiene le briglie dell’informazione abruzzese e il sindaco più conosciuto del mondo, se le sono date di santa ragione.

Il match tra i due protagonisti è avvenuto sullo spazio virtuale di facebook. Il peso massimo che tiene le briglie dell’informazione abruzzese e il sindaco più conosciuto del mondo se le sono date di santa ragione.

Stefano Pallotta:«L’Odg non ha paura»

«L’Ordine dei giornalisti avrebbe paura? Signor Sindaco, Lei non ha idea di che cosa è stato capace di fare questo Ordine, sotto il profilo disciplinare, nel corso degli ultimi dieci anni». Risponde così il presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo Stefano Pallotta a una qualche provocazione del sindaco dell’Aquila Massimo Cialente. Il primo cittadino parrebbe essersi lamentato del trattamento mediatico riservatogli da alcuni giornalisti riguardo alla questione terremoto. Pallotta poi aggiunge:«Se mi è consentito, con tutto il rispetto per il Suo ruolo, un po’ di coraggio in più, invece, da parte sua non guasterebbe. Ha ricevuto richieste? Da parte di giornalisti? Di che tipo: illecite, ricattatorie, indecenti? Ce lo faccia sapere con un esposto, ma soprattutto con nomi e cognomi e le dimostreremo che la paura non fa parte del repertorio di questo Ordine, ma soprattutto di questo presidente».

Massimo Cialente replica:«Ritiene che sia tutto in ordine?»

Massimo Cialente non si fa certamente intimidire da Pallotta e risponde per le rime affondandolo definitivamente:«Carissimo Presidente Pallotta, con tutto il rispetto, le denunce in Italia si presentano agli organi competenti. Gli ordini professionali vigilano. Altrimenti a cosa servirebbero? Se l’Ordine dei Giornalisti ritiene che sia tutto ok, non vedo quale sia il problema. Lei ritiene che sia tutto in ordine?». Botte da orbi e chiazze di sangue sporcano il territorio tra l’Aquila e Avezzano. Per il momento Pallotta non risponde, ma si attendono altre strabilianti performance dialettiche tra i due.

Il sindaco aggiorna lo stato su Facebook:«Questa ve la devo raccontare…»

«Questa è bellissima. Ve la devo raccontare». Con queste parole inizia l’aggiornamento di stato sul profilo Facebook Massimo Cialente. «Vi ricorderete tutti la polemica con l’allora Commissario Chiodi che accusava il comune dell’Aquila di non rendicontare? Vi ricordate gli attacchi di qualche giornalaccio? E di tanti commenti su fb, tutti contro il Comune? Vi ricordate che ci imposero di consegnare gli originali di ciascun atto? E che questo giochino è costato al comune dell’aquila decine e decine di migliaia di fotocopie con personale che si è impazzito per farle bloccando ogni altra attività? Sembrava che la ricostruzione, l’assistenza alla popolazione, il futuro dipendesse da quegli atti, e che tanto per cambiare Cialente e company erano il problema. Ebbene questa sera , pochi minuti fa, ho scoperto che dal 31 Agosto Chiodi ha bloccato l’esame di tutti quegli atti. La rendicontazione, che per legge dovrebbe fare lui, è bloccata. Mancurti ed Aielli non ne sanno nulla. Vi erano 7 CoCoCo che ci lavoravano. Li avremmo potuti mantenere per finire il lavoro. Nessuno ha sollevato il problema in sede di stesura del recente decreto. Ed ora? Cosa si fa? Che fine faranno quegli scatoloni con gli originali di fatture per almeno un miliardo? Già so che in molti diranno che faccio polemiche, ma se oggi ho richiesto nuovamente al Presidente della Camera dei deputati di rendere noto agli italiani ciò che si è speso, su quale base ciò si farà? La verità è che il Commissariamento è stata una triste vicenda, un Jambo pilotato da uno scimpanzé, come disse Enzo Tortora della RAI».

E tutto questo spettacolo è gratis. 

di Antonio Del Furbo


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