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La spesa è riferita ai tre campi municipali tra i quali quello di via Erbosa al Navile in cui fu aggredita Lucia Borgonzoni, consigliera comunale della Lega. 

Per i fatti accaduti quella mattina di novembre fu chiesta un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Angelino Alfano. Dopo essersi beccata insulti da una donna rom, la Bergonzoni incassò anche un pugno in faccia accompagnato da qualche calcio. “Negli anni che vanno tra il 2007 e il 2012 – spiegò la consigliera – ai rom abbiamo pagato 1,5milioni di euro di bollette, a cui vanno aggiunti i costi delle cooperative che vi operano e delle manutenzioni ordinarie e straordinarie, dovute ai danni provocati da certi nomadi”

Oggi vengono resi noti altri numeri e si scopre che il campo di via Erbosa insieme a quelli di via Dozza al Savena e di via Persicetana a Borgo Panigale il Comune spende 157mila euro.

I dati sono impressionanti: nel solo 2012 il campo di Erbosa ha ricevuto oltre 120mila euro, sforando i 130mila euro nel 2013. La corrente elettrica pagata per il campo via Persicetana ha sfondato il tetto dei 40mila euro nel solo anno 2014. “Bisogna chiuderli” insiste la Bergonzoni. “Bologna è diventata zingaropoli”.

E proprio ieri la Guardia di finanza ha sequestrato beni per oltre 1 milione di euro a una ventina di rom ritenuti “socialmente pericolosi” per via del loro ‘curriculum’ criminale. Abitavano nei campi di via Dozza e quello di Tomba Forella a San Lazzaro e possedevano auto, terreni e bar nonostante fossero sconosciuti al fisco. Inoltre uno di loro ha percepito una pensione per 4 anni, nonostante l’intestatario fosse deceduto. Un danno per l’Inps di 34mila euro. Le Fiamme Gialle stanno accertando se i Comuni abbiano fornito erogazione gratuita di elettricità, acqua e gas.

ZdO

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