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“La camorra non è una montagna di merda, è una scelta di vita. Loro hanno rispetto di me e io rispetto di loro. Ognuno fa la sua scelta, loro mi hanno lasciato fare la mia vita. E’ un ambiente nel quale ho vissuto, io con certa gente ci giocavo assieme da ragazzino. Poi a 16 anni ho lasciato il mio paese, altrimenti potevo trovarmi in quella baraonda”. 



Queste le parole di Nicola Di Matteo, il nuovo amministratore delegato del club abruzzese (serie C). Di Matteo, 66enne imprenditore di origini casertane, ha aggiunto:”Mah, adesso dire che la camorra è una montagna di merda proprio no. La considero una scelta di vita, loro hanno rispetto di me ed io di loro“.

Di Matteo ‘vanta’ alle sue spalle un fallimento con il Mantova, e un paio di tentativi andati a vuoto per rilevare prima il Rimini e l’Arezzo.

É da un mese e mezzo che ne stiamo parlando, Nicola ama il calcio esattamente come gli altri due soci entrati di recente (Luigi Di Battista e Mauro Schiappa) ed ha acquisito il 20% delle quote societarie” ha detto il presidente Campitelli che possiede il 60% delle quote. “Quando ci siamo visti, il primo pensiero è stato quello di costruire qualcosa d’importante ed investire con l’ausilio di più soci è fondamentale in tale ottica. Anche per questo motivo stiamo lavorando da tempo per consentire l’ingresso di un altro imprenditore”.

Il modo di pensare e di lavorare di Campitelli non è differente dal mio, ragioniamo con la stessa testa e ritengo che con lui si possa fare calcio a buon livello” ha detto Di Matteo.

Di admin

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