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«Noi dobbiamo essere assolti perché non abbiamo commesso il fatto». Lo ha affermato, oggi, l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco, a margine del processo su presunte tangenti nel mondo della sanità abruzzese. 

«Noi dobbiamo essere assolti perché non abbiamo commesso il fatto». Lo ha affermato, oggi, l’ex presidente della Regione Ottaviano Del Turco, a margine del processo su presunte tangenti nel mondo della sanità abruzzese. 

Del Turco a proposito della richiesta di condanna a dodici anni avanzata dai pm ha detto:«non voglio giudicare le decisioni della procura. L’arringa del mio avvocato – ha proseguito – è superba da ogni punto di vista. Capita che la Costituzione attribuisce alla procura il compito di dimostrare la colpevolezza di un imputato, qualcuno invece pensa che tocca agli imputati dimostrare la propria innocenza. Non è così, è un’idea della Costituzione che sembra più appartenere ad altri secoli non bellissimi, al secolo delle inquisizioni». 

Relativamente al suo stato d’animo ha detto che è quello:«di uno che ha sentito le prove della sua innocenza. Una giornata ad ascoltare la prova provata della propria innocenza, è una bella giornata al tribunale di Pescara».

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