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Contnua la guerra a distanza tra il primo cittadino di Chieti e l’Aca. Forse a discapito dei cittadini.

Il Sindaco di Chieti Umberto Di Primio dopo i recenti fatti che hanno riguardato il capoluogo teatino riguardo alla mancanza d’acqua, torna all’attacco dei vertici dell’Acca. Nei giorni scorsi proprio all’Aca il primo cittadino aveva rivolto un appello alla collaborazione dopo le continue proteste da parte dei cittadini per i rubinetti sempre più spesso a secco invitando l’ente e il commissario straordinario ad annullare le chiusure totali notturne allo scalo ed in località Brecciarola. L’ente però ha continuato a tirare dritto per la propria strada cosicché Di Primio ha iniziato lo sciopero della sete durato appena un giorno. D’altro canto il vicepresidente dell’Aca, Giuseppe Di Michele, ribadisce che la colpa è del Comune in quanto molta dell’acqua erogata si disperde per le falle nelle condotte. Secondo Di Michele il problema sta nella rete idrica ma secondo Di Primio invece le cose non stanno così in quanto “è vero che ci sono perdite – secondo il primo cittadino – ma è anche vero che Chieti ha il consumo minore di acqua rispetto ad altri comuni del circondario. Quindi la battaglia continua e Di Primio nella conferenza stampa di ieri mattina attacca Di Michele dicendo che 2è uno scienziato che viene da Castilenti”. E ancora “la stessa terra di Rocco Salini, una terra di ortopedici”. Poi la guerra delle cifre rispetto ai litri d’acqua acquistati e fatturati:”nel 2009 10.781.555 mc acquistati, fatturati 4.071.166. Nel 2011 11.640.748 mc acquistati, fatturati 6.135.234 mc”. Crediamo che la partita non finisce qui, considerando che a livello politico, lo sfascio del Pdl è appena all’inizio in Abruzzo.

 

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