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È morto Marco Ricci. È morto senza sapere che anche la moglie non ce l’ha fatta

IL CASO

Lunedì 24 marzo Marco Ricci, 48 anni, viene ricoverato nel reparto di terapia intensiva di Rianimazione del policlinico di Colle dell’Ara con febbre alta, vomito e una grave gastroenterite. Il giorno successivo viene ricoverata, con i medesimi sintomi, la moglie di 44 anni Morena Capitanio e nello stesso giorno muore. Le condizioni del marito rimangono gravissime; al momento si trova in coma nella terapia intensiva del Policlinico Umberto I di Roma, dopo essere stato sottoposto a trapianto di fegato.

LE INDAGINI

 Le prime supposizioni sono state indirizzate sulla presenza di un virus letale che avesse determinato la sciagura. Su questa base la Asl di Chieti ha disposto uno screening capillare sulle numerose persone che, negli ultimi giorni, avevano avuto contatti con la coppia. Tutti gli esami microbiologici hanno avuto esito negativo, anche nei reperti acquisiti nell’abitazione dei coniugi. A quel punto le indagini si sono spostate nel sospetto di un’intossicazione alimentare. I tecnici del dipartimento di prevenzione della Asl hanno operato il prelievo dei cibi custoditi nell’abitazione della coppia e l’hanno inviati all’istituto Zooprofilattico di Teramo e all’Istituto superiore della Sanità a Roma per essere sottoposti ad esame colturale. Tutte le analisi hanno evidenziato la commestibilità dei cibi.

AUTOPSIA DELLA DONNA

L’anatomopatologo Giuseppe Lattanzio e il medico legale Pietro Falco, hanno inviato al Centro Antiveleni di Pavia i tessuti della donna, il sangue e i succhi gastrici. Il Centro ha comunicato al Servizio di Medicina Legale della Asl Lanciano Vasto Chieti l’esclusione di una tossinfezione alimentare. 

CAUSA DEL DECESSO

Il medico legale Pietro Falco, da me interpellato la settimana scorsa, comincia sorprendentemente a sostenere che le cause del ricovero della moglie e del marito potrebbero non essere le stesse.

Di oggi l’uscita della nota per cui la morte di Morena Capitanio è stata causata dallo “stress emotivo”, derivato dalle gravissime condizioni di salute del marito.

Da un lato lo sdegno per una causa di morte sicuramente poco credibile e, direi anche, oltraggiosa all’intelligenza umana, dall’altro la speranza di tutti che il marito avesse ripreso coscienza poiché, a conti fatti, era l’unico che avrebbe potuto ricostruire la dinamica della tragedia. 

EPILOGO

Si è spento oggi, al policlinico di Chieti, Marco Ricci. E’ morto senza sapere che anche la moglie non ce l’ha fatta. La procura ha bloccato subito il funerale di Marco Ricci e ha disposto l’autopsia.

La tragedia familiare, dopo tre mesi resta ancora avvolta nel mistero.

 

Marco Minnucci

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