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Ci siamo. A quanto pare il grosso è fatto. Il maxi condono Equitalia prevede, tra l’altro, un piano di rientro rateizzato senza interessi e senza sanzioni.

Come già abbiamo scritto, c’è chi da tempo si sta battendo per eliminare Equitalia come la senatrice di Forza Italia, Maria Bernini e il collega Emilio FlorisNel frattempo, sempre gli stessi protagonisti, stanno cercando il modo per alleviare le sofferenze di chi non ce la fa a pagare le cartelle. Il ddl è ora all’esame della 6° Commissione finanze del Senato e dovrebbe essere approvato in via definitiva entro il 2016. Se approvata, la legge andrebbe fornirebbe un aiuto prezioso a tutti quelli che si trovano in ‘grave difficoltà finanziaria’, quindi con un debito per oltre il 50% precedente al 31 dicembre 2010 e a quelli in ‘momentanea difficoltà finanziaria’, con un debito oltre il 50% precedente al 21 dicembre 2012. I contribuenti pagherebbero una rata adeguata alle possibilità.

Per i primi è previsto il pagamento integrale dell’Iva, dei contributi previdenziali e di un importo pari al 75% dei tributi amministrati dall’Agenzia delle entrate e ottenendo l’azzeramento integrale delle sanzioni, degli interessi e dell’aggio di riscossione.

Per quelli in ‘momentanea difficoltà‘ tutto uguale ma la percentuale del pagamento di tributi sale al 95,5%.

Se gli importi da pagare sono inferiori a 50mila euro, il debito va estinto in 2 anni e con 8 rate trimestrali.

Per importi sopra i 50mila euro le rate diventano 12 pagabili in 3 anni.

Il ddl, ricordiamo, obbligherebbe Equitalia ad accettare un piano concordato di rientro. Il vantaggio sarebbe notevole anche per lo Stato italiano che al 28 febbraio dell’anno scorso, ha raggiunto ben oltre 682 miliardi di euro di somme iscritte a ruolo e di cui 580 miliardi risulterebbero essere inesigibili.

In caso di approvazione del ddl l’iter prevede che Equitalia, notifichi via PEC la proposta di piano di rientro entro il 30 aprile 2017. A quel punto la proposta di rateizzaione verrà trasmessa all’Agenzia delle entrate e all’Inps entro il 31 maggio 2017. A quel punto il debitore, sempre tramite PEC, comunicherà ad Equitalia l’accettazione o meno del piano di rientro entro il 31 luglio 2016.

 

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