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Erano passate da poco le 10 e in una fabbrica di fuochi d’artificio di Città Sant’Angelo ci sono stati tre forti esplosioni che si sono sentiti indistantamente su tutto il comprensorio pescarese. Dalle prime informazioni pare che ci siano almeno 15 dispersi.

11.30 Erano passate da poco le 10 e in una fabbrica di fuochi d’artificio di Città Sant’Angelo ci sono stati tre forti esplosioni che si sono sentiti indistantamente su tutto il comprensorio pescarese. Dalle prime informazioni pare che ci siano almeno 15 dispersi. 

L’azienda è della famiglia “Di Giacomo” che si trova in contrada Villa Cipressi. Al momento sul posto ci sono Vigili del Fuoco, Carabinieri e nucleo elicotteristi per domare le fiamme che si sono scatenate dopo l’esplosione.

12.30 Trovato un morto 

Fonti della Questura di Pescara comunicano che è stato trovato un morto.

12.50 Aiuto alla Protezione civile

Il comandante dei Vigili del Fuoco, che ha richiesto aiuto alla Protezione Civile, ha parlato di 4 vittime. Un vigile è stato ricoverato all’ospedale di Pescara ma non è in pericolo di vita. Un altro collega è stato ferito nella seconda esplosione delle 11.30. Gli operai stavano preparando i fuochi per la festa di Sant’Andrea di Pescara.

13.00 Case intorno rase al suolo 

Tutte le abitazioni in prossimità dell’azienda sono state rase al suolo. Testimoni raccontano di un territorio di guerra. La zona è delimitata dai vigili e non è permesso l’accesso.

13.15 Collina distrutta  

Il questore di Pescara Paolo Passamonti, che ha appena lasciato la zona dell’esplosione, parla di un morto e sei feriti, di cui quattro vigili del fuoco, tutti ricoverati. Passamonti ha spiegato che cinque case matte sono andate completamente distrutte. “Una collina” distrutta, “come se ci si dovesse costruire sopra”, ha commentato parlando della estensione del rogo. “La casa matta non esiste piu'”, ha aggiunto. Al momento si sta procedendo alla bonifica. “Non si sa – ha chiarito – quante persone ci fossero. Solo i familiari possono dircelo”.

 13.24 Vittima figlio di uno dei proprietari

Nell’esplosione della fabbrica è rimasto ucciso Alessio Di Giacomo, figlio di uno dei proprietari dell’impresa ‘Fratelli Di Giacomo’. Oltre allo stabilimento, la ditta ha subito ingenti danni alle vicine attività commerciale e abitazioni.

13.34 Allestito ospedale da campo

Il 118 ha mandato quattro ambulanze ed è arrivato l’elisoccorso. Nel frattempo, sempre il 118, ha allestito un posto medico avanzato, cioè un ospedale da campo. 

13.50 Ricostruzione dei carabinieri

In base alla ricostruzione dei carabinieri i dispersi sono tre, il titolare della fabbrica Mauro Di Giacomo, il fratello Federico e Roberto Di Giacomo, parente dei primi due. Il giovane deceduto sarebbe stato investito da una esplosione all’esterno di una della casematte esplose e rase al suolo. Tra i feriti ci sono i componenti della prima squadra dei vigili del fuoco arrivata a Villa Cipressi, che sono stati investiti dalla seconda esplosione, avvenuta alle 10.45 (la prima alle 10,15 circa). Ferite anche altre due persone. Sono ancora in corso delle esplosioni di petardi percui si attende che la zona si saturi per poi effettuare un sopralluogo nella casamatta adibita a fabbrica.

14.00 Sul posto i Ris di Roma

Per appurare cosa sia accaduto a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo e cosa abbia determinato l’esplosione della fabbrica di fuochi artificiali, con annessa vendita di articoli pirici, stanno arrivando sul posto i carabinieri del Ris di Roma. Nella zona interessata alle tre esplosioni (la prima simile a un fungo) ci sono i carabinieri della compagnia di Montesilvano, coordinati dal capitano Enzo Marinelli, quelli del Nucleo Investigativo, con il capitano Eugenio Stangatone, e il personale della questura di Pescara, con il dirigente delle volanti Alessandro Di Blasio.

14.40 Alessio colpito da secondo “botto”

Alessio Di Giacomo, figlio del titolare della ditta, Mauro, attualmente disperso, è stato soccorso dopo la prima esplosione dal personale del 118, racconta Emanuele Cherubini. Gli è stato detto di stare lontano dalla zona interessata al boato ma lui ha comunque voluto raggiungere l’area ed è stato investito dalla seconda esplosione che lo ha travolto.

15.00 Il prefetto D’Antuono sul posto

“Tutta la zona sarà circoscritta, transennata e sottoposta a tutela e sarà bonificata” ha detto ai giornalisti il prefetto Vincenzo D’Antuono. “Ci sono ancora delle fonti di rischio per i cittadini e sono a lavoro artificieri e vigili del fuoco. Saranno necessari giorni, probabilmente. I focolai di incendio sono motivo di attenzione – ha aggiunto – considerato che alla base di tutto c’è la polvere pirica. La sala della protezione civile in prefettura è stata attivata immediatamente e sarà chiusa quando sarà conclusa la situazione, cioè quando non ci sarà più alcun rischio – ha proseguito. Solo allora metteremo la parola fine – ha detto sempre D’Antuono – a questa tragica, drammatica situazione”. Quanto alle cause “sono in corso accertamenti tecnici. Sono diverse le ipotesi ma non si può arrivare a nessuna conclusione”.

15.05 I nomi dei dispersi

Le persone disperse dopo l’esplosione nel pescarese sono Mauro Di Giacomo, 45 anni, titolare della fabbrica e padre della vittima, Federico Di Giacomo, fratello del titolare, e Roberto Di Giacomo, di cui al momento non si conosce il grado di parentela con il proprietario dell’azienda. Tra le persone messe in salvo dai soccorritori la nonna della vittima e la badante. Quest’ultima è stata portata in salvo dai carabinieri del radiomobile di Montesilvano prima della seconda esplosione. La nonna è stata recuperata subito dopo ed è stata trasportata all’ospedale di Penne. La donna, malata di alzheimer, ha riportato ferite lievi. Tra le persone che si sono salvate Gian Marco Di Giacomo, fratello della vittima, e Giordano Di Giacomo, che si è rifugiato nel bunker.

15.12 Arrivato sul posto il pm

Per spegnere i roghi che da questa mattina sono in corso a Villa Cipressi di Citta’ Sant’Angelo (Pescara) dopo l’esplosione della fabbrica di fuochi d’artificio, stanno lavorando anche elicotteri e un Canadair, per far arrivare l’acqua direttamente sulla zona interessata. Sul luogo dell’incidente è arrivato anche il pm di turno, Annalisa Giusti.

16.00 Procura sequestra l’area e apre inchiesta

La Procura di Pescara, ha riferito il procuratore aggiunto Cristina Tedeschini, anche lei a Villa Cipressi dopo l’esplosione insieme al pm Giusti, ha aperto un fascicolo per incendio colposo, disastro colposo e omicidio colposo forse plurimo, considerato che ci sono tre dispersi. L’area è stata sottoposta a sequestro. Si tratta, è stato spiegato, anche di un’area di deposito giudiziario: qui venivano depositati i botti illegali sequestrati dalle forze dell’ordine. 

“Cercheremo di fare tutto il possibile – ha detto Tedeschini dopo aver sentito carabinieri e vigili del fuoco – per ricostruire la dinamica, compatibilmente con i tempi tecnici perche’ la zona continua ad essere pericolosa e va bonificata. I tempi previsti per la bonifica sono di 3-4 giorni e bisogna tenere conto che c’è un deposito di polvere pirica pericolosissima non coinvolto dall’incendio. E’ una ditta antica e molto seria”, ha commentato. Le indagini saranno portate avanti da carabinieri, artificieri e vigili del fuoco. Considerate le condizioni della zona non e’ possibile proseguire le ricerche dei dispersi se non dopo la bonifica.

17.15 Vigile del fuoco in sala operatoria

Per uno dei vigili del fuoco investiti dall’esplosione a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo è stato necessario un intervento chirurgico, avendo riportato diversi traumi. Gli altri invece sono rimasti feriti in maniera lieve e non sono in pericolo. Complessivamente gli operatori arrivati nell’area per i soccorsi sono circa 300, in base a una stima del 118. Nel pomeriggio sono giunti nella zona anche il vice presidente della Regione Abruzzo Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa che ha ricordato un altro episodio drammatico avvenuto in questo comune, e cioe’ l’incendio nell’azienda Terra Verde, e il consigliere comunale Alfredo Cremonese.

19.30 Nessuna speranza per i dispersi

Si sono fatte sempre più deboli, con il passare delle ore, le speranze di trovare vive le tre persone disperse a seguito dell’esplosione. Le ricerche da parte dei carabinieri sono state sospese – e per i militari dell’Arma si tratta ufficilamente di dispersi – e riprenderanno domani mattina contestualmente alla bonifica dell’area da parte degli artificieri. Man mano che proseguivano le ricerche nella giornata di oggi, però, si spegnavano le speranze di trovare in vita i tre, tutti componenti della famiglia Di Giacomo.

21.00 Evacuate le abitazioni circostanti

Per Alessio, il 22enne figlio di Mauro, che era il titolare, non c’è stato niente da fare, è morto sul colpo dopo la seconda deflagrazione, nonostante gli fosse stato consigliato di non avvicinarsi. Della stessa famiglia sono rimasti feriti un altro figlio del titolare, Gianmarco, ricoverato in prognosi riservata, e il nipote Giordano (30 giorni di prognosi), oltre alla madre, di 87 anni (8 giorni di prognosi). Illesa la bandante, anche lei della famiglia. Dei cinque vigili del fuoco feriti, il più grave è in prognosi riservata in Chirurgia uno. L’area interessata è ancora cosparsa di materiale inesploso per cui è particolarmente pericolosa e potrebbe attivarsi in qualsiasi momento una nuova esplosione. Per questo sarà piantonata da parte delle forze di polizia e dai vigili del fuoco, anche per evitare l’ingresso dei curiosi. Due abitazioni – riferiscono i carabinieri della compagnia di Montesilvano, sono state evacuate e dichiarate inagibili mentre le abitazioni circostanti hanno subito danneggiamenti dei tetti e degli infissi, causati dai detriti dell’esplosione e dal notevole spostamento d’aria. 

21.15 I botti erano per la festa di Sant’Andrea

A giorni l’azienda Di Giacomo avrebbe regalato a Pescara il tradizionale appuntamento di chiusura della festa di Sant’Andrea, patrono dei pescatori. Ogni anno questa ditta organizzava lo spettacolo di fuochi pirotecnici sul mare – famosi in tutta la zona e che richiamano un pubblico numerosissimo – che chiudono i festeggiamenti in onore del Santo. Lo ricorda il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia parlando della famiglia colpita da questa tragedia e dicendo che si tratta di “lavoratori onesti e seri, dediti alla propria attività. Attorno ai sopravvissuti – dice – si stringe tutta la comunità pescarese”.

Il presidente della Provincia Guerino Testa parla di “una tragedia immane. Il centro angolano è stato ancora una volta messo a dura prova da un dramma indicibile, dopo l’incendio terribile che ha colpito la azienda Terra verde”. Si dice “profondamente addolorata” il deputato abruzzese del Pd Vittoria D’Incecco. “È un giorno molto triste – aggiunge – per l’intero Abruzzo. La nostra regione continua a pagare un prezzo molto alto per ciò che riguarda le morti bianche”. 

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