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Gli agricoltori contestano il piano del governo teso a sminuire la produzione e la distribuzione locale.

Francia, gli allevatori ‘minacciano’ Hollande con il letame

L’occasione è stata quella della visita del presidente della Repubblica francese, François Hollande, in Moselle, dipartimento francese della regione della Lorraine

La FDSEA, Federazione dipartimentale di agricoltori dell’Ile-de-France ha organizzato varie manifestazioni in tutto il territorio per promuovere il cibo prodotto in Francia.

Le contestazioni più forti sono avvenute sotto le sedi delle prefetture di Metz, Thionville, Sarreguemines Sarrebourg. Circa 200 trattori si sono riversati sulle strade lasciando diversi depositi letame.

Jean-Marc BREMA, il presidente della FDSEA spiega:“Continuano a farci tante promesse ma di fatti concreti nemmeno l’ombra. Con le promesse non paghiamo le bollette” ha aggiunto.

La Federazione è uno dei principali sindacati del settore agricolo di Ile. Riunisce gli agricoltori di Essonne, Yvelines, Val d’Oise e Petite Couronne (Hauts-de-Seine, Seine Saint-Denis e Val de Marne). La loro attività di lobbying è tesa all’unione degli operatori del settore per difendere la produzione locale, il lavoro, la legge rurale lottando, nel contempo, contro una tassazione altissima.

 

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La FDSEA non è nuova a questo tipo di protesta. Il 22 settembre scorso, a Morlaix, in Bretagna, gli agricoltori hanno dato fuoco alla sede dell’agenzia delle Entrate con pallet, pneumatici e verdure invendute, per il fatto di non poter più esportare i loro prodotti in Russia. 

A gennaio di quest’anno, i francesi hanno scaricato, proprio davanti al palazzo dell’Assemblée nationale, un bel carico di letame al grido di:”Hollande et toute la classe politique dehors!”.


ZdO

 

 

 

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