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Grillo sul suo blog ringrazia i quasi 6milioni di italiani che hanno votato per il Movimento 5 Stelle e affida il suo pensiero riportando una riflessione di Rudyard Kipling, scrittore e poeta britannico di origini indiane. 

 

Sembra quasi una preghiera, quasi un mantra che, probabilmente, Grillo ha fatto suo per accettare una imprevedibile sconfitta nei confronti del Partito Democratico.

“Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te la perdono e ti mettono sotto accusa. Se riesci ad avere fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te, ma a tenere nel giusto conto il loro dubitare. Se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare o essendo calunniato a non rispondere con calunnie, o essendo odiato a non abbandonarti all’odio, pur non mostrandoti troppo buono, né parlando troppo da saggio”. Riflessioni che però sembrano scritte più per Matteo Renzi che per il leader a 5 Stelle. “Se riesci a colmare l’inesorabile minuto con un momento fatto di sessanta secondi tua è la terra e tutto ciò che è in essa e quel che più conta sarai un uomo, figlio mio.” (Se – If, Lettera al figlio)

LA PESTE ROSSA

Grillo poi parla della peste rossa, quella “particolare malattia nata nel 1300 che ha avuto varie trasformazioni e si è riuscita ad inserire in scuole, tribunali, ed enti pubblici” come aveva detto al comizio elettorale di Pescara

Nel video c’è un paziente che telefona al suo medico e gli chiede informazioni riguardo a delle strane placche rosse comparse sulla pelle. Il dottore ordina una cura:”consiste in una leggera dieta. La mattina appena si sveglia mi guarda un video di Paola Taverna, tre massimo cinque minuti. A mezzogiorno 5-7 minuti di Di Battista in piazza. A metà pomeriggio mi guarda un Giarrusso, per non più di 2 minuti, che quello è tosto. La sera prima di coricarsi 6 minuti di Di Maio. E poi la settimana prossima aumentiamo le dosi e cambiamo i farmaci. Va bene?
– Sì!
– Mi stia bene, e mi raccomando non accenda più la televisione. Se proprio vuole vedere la televisione, guardi un documentario o un bel film…”.

GIORNALISTA DEL GIORNO: PANSA

Questa volta nel mirino di Beppe Grillo finisce Giampaolo Pansa che su Libero scrive:”All’inizio la storia dei Cinque stelle è sembrata un piccolo spettacolo allestito da due impresari che intendevano raccattare un po’ di pubblico. Uno era un comico al di là dei sessant’anni, ormai fuori moda, ignoto ai giovani della movida e dei rave party: Beppe Grillo. L’altro era un manager che discettava di fantapolica e immaginava un pianeta dove tutti sarebbero stati felici: Gianroberto Casaleggio, un sessantenne. E sulle prime il loro è sembrato un banale cabaret, abbastanza volgare. […]
La coppia G&B ha già prodotto una serie di disastri. Il primo è di aver contaminato la politica italiana, e gran parte della nostra società, con il virus della violenza e della vendetta. […] Ma di fronte al virus della violenza, ripetuta e gridata da Grillo & Casaleggio, per di più rimesso in circolo a tutte le ore del giorno dai media televisivi, mi domando se ne usciremo indenni. Oppure se il loro veleno non abbia già prodotto effetti che per ora non misuriamo. Se il conflitto politico deve essere comunque un atto di forza, non vedo perché il seguace di G&B non debba metterlo in pratica contro il vicino di casa che rifiuta il vangelo pentastellato. […] Nei suoi ultimi comizio Grillo si affanna a gridare: “Saremo cattivi, ma senza violenza”. Spiega che i processi contro politici, giornalisti e imprenditori saranno soltanto dei “processini on line”. Ma al tempo stesso continua a ripetere che la vittoria dei Cinque stelle alle elezioni europee produrrà “l’Apocalisse”. Un terremoto che avverrà di certo perché, giura Grillo, “noi vinciamo, anzi stravinciamo!”. […] sia nel caso che vinca, come nel caso che perda, Grillo rimarrà un incubo che non sparirà più dalla nostra vita e di cui sarà impossibile liberarci. […] Per farla corta, comunque vada il voto di oggi, Grillo e le sue truppe resteranno qui a guastarci le giornate. Implacabili, vociferanti, impegnati senza tregua a tenere alta una tensione che fa del male a tutti, tranne che a loro. Infatti se la tensione cala, sparisce la maschera. E Grillo appare quello che è: un parolaio isterico, un predicatore pazzo. Del resto, i Cinque stelle sono il sintomo più vistoso della nostra decadenza come nazione. E dureranno ancora per parecchio tempo. Sino a quando non arriverà qualcosa o qualcuno, una Depressione finale o un dittatore, che li spazzerà via insieme a tutti noi”.

ZdO

 

 

 

 

 

 

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