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 Una cifra stratosferica quella percepita dal segretario della Coldiretti in soli nove mesi.

Aveva toccato il picco più alto di retribuzione con un reddito di 1.191.318 euro raddoppiandolo rispetto a quello del 2012 pari a 696mila euro. Per i primi nove mesi del 2014, invece, nelle sue tasche sono finiti 1.815.489 euro. L’uomo in questione si chiama Vincenzo Gesmundo ed è il segretario della Coldiretti, l’associazione che raggruppa oltre un milione e mezzo di agricoltori italiani. Uno stipendio che supera i 733mila euro della somma delle retribuzioni di Obama, Renzi e Napolitano. E scusate se è poco. Nel 2014 arriva la ‘promozione’ e nelle tasche di Gesmundo finiscono 600mila euro in più rispetto al 2013 e, come se non fosse abbastanza, altre 70.774 euro di reddito imponibile derivante da collaborazioni con Germania Campus Spa (stessa sede della Coldiretti), edizioni Tellus, Bluarancio Spa (società informatica di Coldiretti) e Green Assicurazioni Srl.

A diffondere la notizia fu agricolae.eu che fu più volte diffidata dal presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, a diffondere notizie e dati di quel tipo minacciando vie legali. Non una rettifica, dunque, ma una rimozione del testo. Della questione se n’è occupato anche il governo in seguito ad una interpellanza parlamentare dell’onorevole Filippo Gallinella del Movimento 5 Stelle.

La dirigenza di Coldiretti però non ci sta e precisa che la somma percepita da Gesmundo contiene il Tfr per via del cambio di contratto: da tempo indeterminato a tempo determinato. Peccato che i dati ufficiali dell’Inps raccontano altro. Il Trattamento di fine rapporto deve essere indicato su altre tabelle e, nel caso della retribuzione a Gesmundo, la somma per il Tfr c’è ed è pari a 205 mila euro che va a sommarsi al milione e 800mila di stipendio. Il segretario, dunque, ha percepito 2milioni di euro tondi tondi. In genere il bonus è elargito dalle aziende private ai loro manager sempre licenziabili, e non da associazioni agricole a lavoratori, in questo caso, super protetti. Coldiretti ha dato metà dei fondi pubblici che spettano ai Centri di assistenza agricola al segretario. Nel 2002 679 mila euro; nel 2003 1,1 milioni; nel 2010 740 mila euro; nel 2013 1,2 milioni di euro. Coldiretti, per ciò che riguarda l’ultimo decennio, ha versato tra stipendi e bonus qualcosa come 10 milioni di euro.

“Ecco perché al teatrino di qualche giorno fa organizzato in alcune piazze italiane a difesa del latte italiano da Coldiretti, in pochi hanno partecipato” chiarisce Dino Rossi del Cospa Abruzzo. “Molti personaggi che vi hanno partecipato vestiti di giallo sono i dipendenti della Coldiretti” aggiunge.

ZdO

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