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Insomma, il cruccio dei primi cittadini dei comuni abruzzesi è solo uno: fare soldi con i velox. E le strade che sembrano mulattiere?

di Antonio Del Furbo

Avete mai provato a percorrere qualche tratto di strada abruzzese? Se avete avuto questa sfortuna sapete di cosa sto parlando. Se non l’avete avuta siete assolutamente fortunati e vi invito a non provare questo “brivido”. 

Eppure, un’amministrazione attenta ai cittadini e, soprattutto, agli ammortizzatori delle auto, dovrebbe buttare un occhio alla qualità delle strade. Poi, magari, pensare che quelle strade, se ben fatte, potrebbero attrarre turismo e, quindi, denaro. Ma, mi rendo conto, l’impresa sarebbe ardua.

Tutto chiaro e semplice? Manco per niente. 

L’obiettivo primario per alcuni sindaci è capire, invece, come far cassa sulle spalle dei soliti noti: gli automobilisti. Così, invece di darsi una sforbiciata agli stipendi, mandare a casa dirigenti e dipendenti, comprano velox e telelaser. Comodo no? Perché tagliuzzare personale se si può campare di multe? Perché stipendiare, come nel caso del Comune di Ortona, tredici vigili urbani quando si possono sguinzagliare sulle strade “colabrodo” del territorio comunale a fare multe?

Perché pensare al turismo quando, come nel caso di San Martino sulla Marrucina (Ch) (che senso ha un Comune di 937 abitanti?) si possono mettere in previsione di bilancio intorno ai 100mila euro grazie alle multe?

Accade, così, che a Ortona si spendano soldi per posizionare sullo stesso tratto di strada di circa 500 metri, ben cinque autovelox. Qualcuno riferisce che gli aggeggi costerebbero intorno ai 5mila euro di affitto per tre mesi. Qualche lingua malvagia aggiunge che alcuni dei velox siano finti.

Ecco, almeno i pochi turisti che riescono ad arrivare a Ortona in auto possono ammirare, oltre al carrarmato nella rotatoria, anche i finti velox di stile avanguardistico. 

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