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Il rappresentante del gruppo editoriale più forte d’Abruzzo “prende di mira” ancora una volta il presidente Chiodi con un suo articolo pubblicato sul nuovo giornale online di Lucia Annunziata. Il Gianni nazionale ribadisce che l’accanimento mediatico nei suoi confronti è ancora in atto. E la saga continua.  

Ci eravamo ripromessi di non parlare più delle beghe di rete 8 almeno fino a quando l’emittente non ci avesse riservato notizie eclatanti tipo “Giovanni Legnini neo-direttore del canale all-pd di rete 8” oppure “Il sindaco di Pescara Mascia che fà lo sciopero della fame per riavere Pasquale Pacilio come perno centrale all’interno della tv”. E invece no, abbiamo dovuto cedere ad una tentazione e prendere atto che anche noi, non-giovani, appassionati d’informazione e anarchici passionali, non siamo stati in grado di rispettare un fioretto. In una sorta di riunione di redazione, con acqua liscia e castagne, in nostro “Cdr” insurrezionalista e disarmato, non ha deciso come scontare la pena per questo inqualificabile nostro comportamento nei confronti della nostra anima e, soprattutto, dei nostri lettori. Tra le varie pene sono spuntate alcune tra le quali: quella di essere gli esecutori dell’ordinanza del sindaco Albore Mascia (ordinanza che prevede lo spegnimento dei ripetitori delle radio e tv di San Silvestro ndr); quella di portare in pellegrinaggio un paio di autobus di anziani della Brianza in visita alla SYNERGO S.r.l, ovvero la casa di cura di Pierangeli (editore di rete 8 ndr), per far conoscere loro le nostre eccellenze nel campo della sanità; quella convincere Filippo Lucci, presidente del CORECOM Abruzzo, a rilasciare una dichiarazione a reti unificate in cui si dichiara apertamente pro-chiusura di tutte le emittenti regionali.

Qualche sera fa sulla bacheca facebook di Gianni Chiodi abbiamo trovato questo messaggio «ahi ahi, il solito pubblicista e consigliere di amministrazione di Reteotto di proprietà di una clinica privata e già autore di articoli per i quali esiste una denuncia per diffamazione: perde il pelo ma non il vizio». Potevamo rimanere indifferenti a tutto ciò? Certo che no. La frase  sul “muro” di Chiodi, si riferiva ad un articolo di Caporale su “L’Huffington post” riguardo un “mega scoop” da leccarsi le basette. «Il direttore generale della Asl», tuona il pubblicista, «tre settimane fa, tramite la sua segreteria ha inviato una mail a tutto il personale (3500 tra dirigenti, impiegati, medici e infermieri) per invitarli a seguire la trasmissione di Bruno Vespa». E con un coraggio da coccodrillo che mangia i figli, Caporale, pubblica la comunicazione pietra dello scandalo: «Si rende noto che stasera, alle ore 23.30, a “Porta a Porta”, Bruno Vespa intervisterà il Governatore Giovanni Chiodi su tematiche inerenti alla sanità abruzzese. Cordialità. Direzione generale Asl Teramo». Quindi, l’ideologo del mensile  “La Dolce vita” procede nella sua disamina alla velocità di un treno a carbone e aggiunge «in effetti, mercoledì sera il governatore del Pdl Chiodi è stato ospite di Vespa per parlare dei conti delle Regioni e dei “risultati” raggiunti proprio dall’ente amministrato dal centrodestra. Risultati che però per le opposizioni sono fasulli». L’articolo prosegue con dichiarazioni di Maurizio Acerbo, capogruppo di Rifondazione alla Regione Abruzzo che dice che la beatificazione di Chiodi gli pare esagerata perché «tutti sembrano trascurare o ignorare che la Regione Abruzzo – unica in Italia – non ha approvato i bilanci consuntivi relativi agli anni 2010 e 2011 che secondo le disposizioni della legge regionale di contabilità (L.R.3/2002) vanno approvati dal Consiglio Regionale entro il 30 giugno dell’anno successivo. Come rilevato dalla Cgil di Pescara nella relazione della Corte dei Conti risulta che la spesa per organi istituzionali della Regione Abruzzo sarebbe cresciuta nell’anno 2011 passando da circa 29 milioni di euro a 30 milioni e 670 mila euro». Infine «dato che le spese per il Consiglio Regionale hanno subito effettivamente un taglio in 5 anni superiore ai 10 milioni di euro ne dobbiamo dedurre che a crescere siano state voci che non conosciamo nel dettaglio relative a Presidente e Giunta. Altro che virtù, qui aumenta la spesa e non sappiamo neanche per cosa!. Ma la cosa più grave è che il governo nazionale puntualmente impugna provvedimenti legislativi della Regione Abruzzo – per esempio quella per i malati oncologici – che considera privi di copertura». A parte la forma smagliante di “big red Acerbo” nel raccontare fatti concreti, non abbiamo capito, esclusivamente per un nostro limite neurale, il senso dell’articolo. Si parte con delle rivelazioni “shock” su un comportamento di un direttore generale della Asl per poi arrivare ad una dichiarazione di un consigliere regionale che attacca un presidente di Regione. Qualcosa ci sfugge. O meglio, come dice un commentatore della pagina face di Chiodi, «una impresa privata, tramite un gornalista, che si avvale del parere di un rifondarolo (per definizione contro il capitale e le imprese private) per sottolineare il comportamento del Governatore.. c’è qualcosa che non torna….». Fermo restando che non troviamo nessun tipo di illecito ne comportamento di Varassi (a meno che le 3500 email inviate non siano state affrancate con francobolli), ci chiediamo piuttosto in che condizioni psico-fisiche possa attualmente trovarsi la segretaria di Varassi dopo l’invio delle email. Tra l’altro il direttore generale, pur volendo, non avrebbe potuto segnalare la presenza del governatore a rete 8 perché la stessa emittente, di cui Caporale è componente del Cda, non ospita nelle sue trasmissioni “Big Gianni” da tempo immemore. Come dire, un’occasione persa per gli investitori pubblicitari della rete visto che, il “commercialista filo-montiano”, fa crescere l’audience e, come abbiamo notato, vanta uno staff di livello nella comunicazione, vedi Giustino Varrassi, che pubblicizza ogni evento mediatico in cui “l’Obama abruzzese” viene ospitato. Dobbiamo ricondurre tutto al fatto che l’Huffington post fa parte del gruppo l’espresso di De Benedetti? Giammai. Dobbiamo pensare che in questo stivale colmo di vomito, sangue e cacca i soliti personaggi non fanno altro che occupare posti di rilievo man mano che i posti aumentano? Giammai. Mai penseremmo che Lucia Annunziata scelga persone segnalate dalla politica. Mai.


di Antonio Del Furbo

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