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A Mascara una talpa della procura avvisa gli attenzionati dalle intercettazioni nella famosa inchiesta “Clone”. Il processo, per questo, subisce il progressivo condizionamento. 

A Mascara una talpa della procura avvisa gli attenzionati dalle intercettazioni nella famosa inchiesta “Clone”. Il processo, per questo, subisce il progressivo condizionamento. Gli inquirenti conducono indagini sul conosciutissimo locale della costa “Mortuga” dove sono coinvolti l’eurodeputato Pamperini, l’assessore Budino Nemico e i fratelli Coca Cola ingiustamente arrestati. Nell’inchiesta “Babbione” invece, la solita talpa della procura, insieme all’ispettore della mobile Cafone, avvisano tempestivamente gli indagati che le loro utenze telefoniche sono sotto controllo. Qualche giorno dopo i protagonisti vengono totalmente prosciolti. L’accusa era di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Eppure i tabulati telefonici parlano chiaro: nessuno controlla però. Per quanto attiene ai fascicoli relativi alla Asl di Mascara, nessuno si chiede come mai sono stati prosciolti tutti i 53 indagati di truffa. Pasqualone come mai raggiunge un’avvocatessa presso l’hotel “Gran figa” di Silvio e Maria in contrada Fionda senza farsi registrare dal titolare dell’hotel? Dai tabulati telefonici intestati all’avvocatessa e quelli non direttamente intestati a Pasqualone vengono fuori notizie interessanti. I cittadini si chiedono come impedire in futuro il ripetersi delle inchieste di comodo svolte da Pasqualone, tanto palesemente disancorate dalla realtà e dal rispetto delle norme, anche costituzionali, per i diritti individuali. Quattro interrogazioni parlamentari bipartizan non hanno avuto reazione da parte del Csm su questo sconsiderato magistrato. Costui ha avuto la faccia di bronzo di appropriarsi degli incassi dei concerti a cui ha partecipato, tenuti apparentemente per finanziare organizzazioni benefiche. Chiedetegli perché è stato allontanato dalla band di cui faceva parte! Pasqualone non si vergogna di proferire in presenza degli impiegati palesi minaccene lungo i corridoi del tribunale di Mascara. A proposito dell’esito del procedimento penale conclusosi con l’assoluzione di Moggiano D’Alonso e altri, si è sentito pronunziare da lui nei confronti dei giudici:«A questi gli faccio fare la stessa fine di Pasolini».

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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