Spread the love

Dopo il fango mediatico buttato addosso alla ex segretaria di De Fanis, spuntano alcune mail che la Zingariello ha inviato al segretario regionale del Partito democratico abruzzese, Silvio Paolucci. La donna, nelle missive, ha stigmatizzato il comportamento dei dirigenti del partito che, in fretta e furia, hanno preso le distanze dall’ex tesserata.

Dopo il fango mediatico buttato addosso alla ex segretaria di De Fanis, spuntano alcune mail che la Zingariello ha inviato al segretario regionale del Partito democratico abruzzese, Silvio Paolucci. La donna, nelle missive, ha stigmatizzato il comportamento dei dirigenti del partito che, in fretta e furia, hanno preso le distanze dall’ex tesserata. Scelta legittima? Può essere. Ma perché farlo a mezzo stampa?

In un articolo apparso in data 18 dicembre 2013 sul quotidiano abruzzese ‘Il Centro’, il circolo Pd di Guardiagrele chiarisce che:”La signora Zingariello, per sostenere la sua estraneità alle campagne elettorali dell’assessore Luigi De Fanis, dichiara di non avervi mai partecipato in quanto iscritta al Partito Democratico. Pur augurandole di riuscire a dimostrare nelle sedi opportune, la sua estraneità ai fatti contestati, il Circolo del Partito Democratico di Guardiagrele smentisce che la suddetta signora sia ancora iscritta al Pd”. E aggiunge:”Nessuna ombra deve ricadere, infatti, sull’operato di militanti ed iscritti che instancabilmente e quotidianamente si impegnano per garantire a tutti la partecipazione alla vita civile e democratica del nostro paese”. Poco dopo interviene anche Silvio Paolucci:”L’intervista rilasciata dalla segretaria di Luigi De Fanis rivela che Chiodi avrebbe saputo dell’imminente arresto del suo assessore alla cultura fin dal mese di giugno. Nonostante ciò, ha lasciato che il settore precipitasse nel caos, che l’Abruzzo perdesse un evento internazionale come il Festival del teatro di Gioia promosso da Dacia Maraini, ha lasciato che il sistema bibliotecario perdesse altri colpi e lasciato solo pochi spiccioli a decine di associazioni culturali. Chiodi a questo punto deve spiegare tante cose agli abruzzesi, e per prima cosa chiedere scusa a Dacia Maraini”. Quindi, da parte del partito, nessuna parola di solidarietà e di conforto nei riguardi dell’ex segretaria che, fino a prova contraria, è innocente. Zingariello risponde al segretario regionale del Pd Silvio Paolucci ricordandogli alcune cose che il suo partito ha omesso di dire.

La risposta della Zingariello al comunicato stampa del Pd

“Gentile Segretario Paolucci vorrei solo sottolineare che io ho partecipato alla fondazione del PD di Guardiagrele sono intervenuta anche in pubblica piazza prendendo la parola durante una campagna elettorale. Le chiedo se quanto scritto sul centro e’ una semplice rettifica, di cui comunque non capisco la necessità, oppure una chiara presa di posizione nei miei confronti. Se trattasi di rettifica avrebbe dovuto chiarire tutta la mia storia politica (fondatrice PD Guardiagrele) se altresì si tratta di una chiara presa di distanza dalla mia attuale situazione giudiziaria ci terrei a sapere se ciò deriva dei pettegolezzi di un giornale o di una piccola parte del partito di Guardiagrele oppure di una sua chiara consapevolezza dei fatti giudiziari. Attenderò una sua risposta prima di poter chiarire tutto tramite la carta stampata.

Preciso:

A) mi sono allontanata dal partito per gravi problemi familiari 

B) il dott. De Fanis essendo amico di famiglia da molti anni, nonostante le diverse vedute politiche, per i motivi sopra indicati mi ha aiutato offrendomi di lavorare presso il suo assessorato conoscenze bene la mia posizione politica

C) fino a prova contraria ho svolto il mio lavoro onestamente non occupandomi affatto delle questioni politiche

Mi ritengo una vittima di tutto ciò che sta accadendomi in questi giorni essendo estranea ai fatti mi ritrovo a dover affrontare due processi quello in tribunale (che sicuramente mi vede lontana dai capi d’imputazione) e quello mediatico essendo donna, lavoratrice, mamma e moglie. Se non fossi stata donna non sarei stata bersagliata in questa maniera.

Ci tengo a sottolineare che nonostante la vostra precisazione a mio avviso inutile continuerò ad essere donna di sinistra. Per fortuna molte persone che fanno parte del PD di Guardiagrele mi hanno fatto sentire la loro vicinanza e solidarietà. Scusi se insisto e le rubo tempo ma sono veramente furiosa e scandalizzata da quanto accade. Vorrei ricordarle qualora lo avesse dimenticato che il PD si è alleato al partito di Silvio Berlusconi. Io ci ho solo lavorato con un uomo della dx che ha sempre saputo la mia posizione politica.

Comunque vado avanti a testa alta sicura della mia estraneità ai fatti.

Buona giornata”


La risposta di Silvio Paolucci

“Gentile signora Zingariello,

il mio comunicato stampa (che allego) non tratta di quanto lei scrive. Nel merito del Circolo Pd di Guardiagrele: aveva tutto il diritto di fare la smentita, in quanto Lei nell’intervista a Il Centro ha dichiarato di essere attualmente  tesserata Pd  nel mentre anche oggi mi scrive che da diversi anni non lo e’ più”. 

Distinti saluti”


La risposta della Zingariello

“Non è diversi anni. Allora se il circolo PD ha il dovere di scrivere che non sono tesserata da 2 anni ha anche il dovere di dire che sono stata una delle fondatrici. Provvederò a chiarire la mia posizione tramite carta stampata ed eventuale intervista televisiva.


Lettera inviata al segretario Pd Guardiagrele

“Gentile segretario del circolo PD di Guardiagrele,

Scelgo la comunicazione diretta in quanto la confusione che si genera attraverso i giornali può generare ulteriore incomprensione.

Martedì con molto stupore e anche sconcerto ho letto sul centro una precisazione da parte del segretario Silvio Paolucci, di cui sicuramente ne sarà a conoscenza, che mi è sembrata alquanto inappropriata. Allegherò alla fine tale precisazione che in un secondo momento a detta del sig. Paolucci essere redatta dal circolo di Guardiagrele. Credo che lei come segretario e con lei tutte le signore e i signori di cui fa parte il circolo sapete bene i fatti e la verità. Tuttavia HO COMPRESO che la sua morale PARTITICA forse la porta a dimenticare, o forse non sa ma dovrebbero saperlo chi fa parte del circolo per evitarle di inciampare in queste inutili precisazioni, e a non sapere la mia appartenenza politica (anche perché sono stata una delle fondatrici del PD di Guardiagrele) cosa che non mi imbarazza sono certa che non sono la PRIMA DONNA ad essere vittima di talune deduzioni. Non rinnego la mia appartenenza politica ma tenterò in ogni modo e forma di collegarmi alle MIGLIAIA DI DONNE che nei secoli sono state vittime di roghi, tribunali ecclesiastici di SACRA INQUISIZIONE e spesso dimenticate o CENSURATE. Avremo certamente modo entrambi di trovare un confronto diretto nel palcoscenico della vita. Intanto la ringrazio perché la sua affermazione in un momento triste e INGIUSTO DELLA MIA ESISTENZA mi ha risvegliato la voglia di essere: 

– DONNA

– LAVORATRICE

– MAMMA

– MOGLIE, FIGLIA, SORELLA

– IMPEGNATA contro le violenze sostenute da benpensanti e appassionati rappresentanti della SOCIETÀ.

Ringrazio per l’attenzione buona giornata in seguito le allego l’articolo del centro che riguarda l’accaduto e relativo scambio con Paolucci”. 

Potrebbe essere anche che la politica debba agire in questo modo, rispondendo con freddezza ad una donna che, lo ripetiamo, è innocente fino a prova contraria. Potrebbe essere anche che la politica debba sottomettersi alla magistratura e ai tribunali. Ma ci chiediamo: chi pensa a tutelare persone che hanno già subito un processo mediatico? Non sarebbe il caso che qualcuno spendesse due parole sulle fughe di notizie e magari aprisse un fascicolo d’inchiesta? Stiamo parlando di dignità delle persone. Dignità più volte calpestate da una giustizia molto attenta ai media e poco sensibile al rispetto umano. Una brutta storia che continua dal 1992, anno d’inizio di tangentopoli, e non accenna a finire. Che dignità tutela la giustizia quando qualche rappresentante del Corpo forestale ti mette a soqquadro casa urlandoti di collaborare sotto gli occhi di una creatura?

Antonio Del Furbo


 

 

 


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segnalaci la tua notizia