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È arrivata l’ennesima doccia fredda per il popolo di Stamina. Dopo le inchieste giudiziarie ad personam su Davide Vannoni e servizi giornalistici ritagliati su misura per le case farmaceutiche, anche il governo abruzzese di Gianni Chiodi abbandona la Stamina Foundation. 

È arrivata l’ennesima doccia fredda per il popolo di Stamina. Dopo le inchieste giudiziarie ad personam su Davide Vannoni e servizi giornalistici ritagliati su misura per le case farmaceutiche, anche il governo abruzzese di Gianni Chiodi abbandona la Stamina Foundation. 

La Regione Abruzzo non assumerà alcuna iniziativa ”di nessun genere” prima di ”un definitivo pronunciamento di carattere scientifico validato a livello ministeriale”: lo scrivono il commissario ad acta Gianni Chiodi e il sub commissario Giuseppe Zuccarelli. La Regione nelle scorse settimane aveva espresso prima una apertura a ‘proseguire il percorso’ per verificare se fosse stato possibile utilizzare il metodo Vannoni, nonostante fossero emerse le difficoltà di attivare la procedura.

Che il clima fosse cambiato intorno a Stamina si era compreso già da qualche giorno in seguito alle dichiarazioni del presidente I Commissione (bilancio,programmazione e finanze) Emilio Nasuti. Il consigliere, che più si è battuto per portare la metodica Stamina in Abruzzo per la sperimentazione, nei giorni scorsi ha dichiarato che:”Gli scienziati abruzzesi hanno incontrato e chiesto al professor Vannoni ‘dicci cosa vuoi fare’ aprendo le porte a Stamina: stiamo ancora aspettando che ci consegni documenti e protocolli, per farci capire in che modo applica il metodo”. Proprio lui, Nasuti, che accusava i poteri forti d’ingerenza massiccia sulla politica per non dare avvio alla sperimentazione. “Cosa dovrebbe fare il ministro Lorenzin?” chiedemmo a settembre scorso al consigliere:”Prima di dire no a un metodo penso che sia cosa buona e giusta interpellare anche chi ha avuto le infusioni. Da parte mia c’è la massima attenzione sia a lavorare per raggiungere l’obiettivo ma anche ad agire come controllori perché il tutto venga fatto nel modo più asettico”. E aggiunse:«Qui dietro ci sono degli interessi pazzeschi anche perché il meccanismo non è locale ma mondiale. Affronta una tematica che riguarda tutto il mondo. Immaginate cosa può provocare, l’eventuale autorizzazione della cura, ai bilanci delle case farmaceutiche”.

Dello stesso avviso, o quasi, anche il presidente Chiodi che spiegò il motivo della risoluzione abruzzese voluta lo scorso anno dall’intero Consiglio Regionale d’Abruzzo:”A nessuno deve essere negata la speranza e il nostro, prima che una risoluzione politica, è un voto dato per sentimento”. 

Non si sono fatte attendere le reazioni del comitato abruzzese di Stamina:”Con questo gesto viene oggi sancita la rottura politica tra me ed il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi – scrive Stefano Moretti, che si batte in prima linea perché il metodo di Vannoni venga sperimentato – . Ero passato sopra a tutto. Sopra ai festini, sopra allo champagne ed al barolo, sopra i contratti di sesso firmati con le segretarie ma non posso passare sopra ad un no detto ai malati. Un no pronunciato nei confronti di chi soffre e sta aspettando una speranza che gli possa concedere nuovamente un sorriso ed un miglioramento delle proprie condizioni di salute” conclude Moretti.

Nessuna reazione, per il momento da Davide Vannoni. Certo è che, ad oggi, Stamina è stata abbandonata da tutte le forze politiche.

Antonio Del Furbo

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