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La storiellina che molti media raccontano è che la Brianza è infarcita di Mafia e ‘Ndrangheta. Sicuramente la criminalità organizzata hail suo potere ben radicato al Nord ma i dati (e la realtà) sono altri.

Il 68% del denaro delle organizzazioni criminali, che proviene dal traffico di droga, è riutilizzato e riciclato in aziende e attività brianzole per l’11%. Il dato emerge da una ricerca dell’Osservatorio sulla criminalità organizzataCross, dell’Università degli Studi di Milano, sulle infiltrazioni mafiose in Lombardia.

Il lavoro, finanziato con risorse della Giunta regionale lombarda, ha visto impegnato un pool di otto ricercatori. In Lombardia le mafie hanno fatto un “doppio salto di qualità” che l’ha portata dalla iniziale presenza per gli investimenti a quello della conquista del territorio. Clan che si sono ricostituiti in forme nuove “intorno allo stesso ceppo dinastico” e di sviluppare rapporti nella “zona grigia”, con soggetti non mafiosi ma partecipi a pieno titolo del “campo organizzativo mafioso”. Il Report spiega che è in corso un riequilibrio tra est e ovest della regione “con il consolidamento delle presenze mafiose nella provincia di Bergamo e a Mantova”.

I beni sequestrati e confiscati alle organizzazioni mafiose sono stati 1.886 ad ottobre 2017 in tutta la regione: 830 a Milano (45%) e 380 a Monza Brianza (20%). Sequestri riguardano il narcotraffico e lo spaccio. 

La Direzione Investigativa Antimafia spiega che le province di Mantova e Cremona rappresentano i nuovi territori di investimento delle mafie. Per la Dia i metodi d’azione delle mafie sono diverse: da una parte la ‘ndrangheta, che punta a “soggetti strategici come imprenditori e politici locali”; per la mafia siciliana si tratta invece di una piazza “affaristico-imprenditoriale, per attività finanziarie”. A Lecco sono stati 59 i beni confiscati in un territorio che conta appena 340mila abitanti. Le mafie straniere come quelle del Sud America e del Nord Africa, si occupano di traffici di armi, droga e di esseri umani. 

Nel bergamasco la droga viene sequestrata a quintali nei solo primi tre mesi di quest’anno: oltre 100 arresti. Cocaina, eroina e marijuana. Poi ci sono gli omicidi come quello di un 43enne pregiudicato di Treviglio che ha ucciso il fratello e la compagna.

E un ultimo corpo è stato trovato in uno scantinato, sotto al pavimento, murato da pochi centimetri di cemento. Hanno recuperato solo ossa. La vittim si chiamava Antonio Deiana, scomparso nel 2012 da Civello nel Comasco e ritrovato  due giorni fa dopo 6 anni.

Dunque, una lunga serie di omicidi che nella Brianza gira tutto intorno alla droga. Ernesto Albanese fu ucciso nel giugno 2014 e ritrovato a settembre dietro a una villetta di Guanzate. Tra i condannati Francesco Virgato (coinvolto nell’omicidio di Salvatore Deiana). A indirizzare le indagini sempre Nocera. Albanese morirà di “stillicidio ematico”.

 

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