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All’ex tesoriere e riciclatore dei capomafia Totò Riina e Bernardo Provenzano, Vito Roberto Palazzolo, è stato sequestrato un corrente bancario in Thailandia.

I beni sono stati congelati con un provvedimento emesso dalla Corte reale civile dopo una rogatoria internazionale su indagini del nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Palermo coordinate dalla locale Dda. Palazzolo è stato condannato in via definitiva, nel 2009, a nove anni di reclusione per associazione di stampo mafioso.

All’arresto del 2012 a Bangkok dopo una latitanza di oltre venti anni, seguì l’estradizione in Italia nel dicembre 2013 per scontare la pena. Attualmente è in affidamento ai servizi sociali.

Fu lui il referente per il traffico internazionale di droga dei primi anni Ottanta tra la Sicilia, l’Estremo Oriente e gli Stati Uniti, noto come Pizza Conection”, le cui indagini furono coordinate dal giudice Giovanni Falcone e dal Procuratore distrettuale di New York Rudolph Giuliani.

Ora il sequestro riguarda un deposito bancario intestato alla moglie.  L’Ufficio antiriciclaggio thailandese aveva emanato un provvedimento di congelamento dei beni riconducibili a Palazzolo. In seguito la Corte reale civile ha disposto il sequestro di beni a carico dei coniugi Palazzolo, costituiti da un deposito bancario.

L’operazione che ha portato al sequestro di beni di Palazzolo in Thailandia è stata condotta dagli specialisti del Gico della Guardia di finanza di Palermo, con la collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

Di admin

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