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Conoscere, prevenire, curare. Guarire si può, anche quando si parla di melanomi e tumori della pelle. Tutto sta nel seguire alcune regole basilari di prevenzione e nel saper riconoscere i sintomi.

Conoscere, prevenire, curare. Guarire si può, anche quando si parla di melanomi e tumori della pelle. Tutto sta nel seguire alcune regole basilari di prevenzione e nel saper riconoscere i sintomi. Sono 140 i casi diagnosticati ogni anno, l’Abruzzo è una delle regioni del centro-sud Italia più colpite da melanomi e tumori cutanei (contro una media di 70 casi nelle regioni del sud). La patologia colpisce in egual misura uomini e donne, soprattutto nella fascia di età intorno ai 50 anni. Un dato allarmante che preoccupa gli esperti del settore, che da giovedì 6, a sabato 8 giugno si danno appuntamento a Chieti per le “Giornate Adriatiche di Dermatologia”, in programma nell’Auditorium del rettorato dell’Università “G. d’Annunzio”, in via dei Vestini. Attesi i massimi esperti internazionali del settore, tra cui Sandra Phillipp, responsabile della Clinica universitaria di Berlino e il prof. Michele Maio, ordinario di Oncologia dell’Università di Siena. «Col passare degli anni melanomi e tumori della pelle stanno aumentando in maniera esponenziale», commenta Paolo Amerio, responsabile scientifico del convegno e direttore della Clinica dermatologica dell’Università di Chieti. «Basti pensare – prosegue – che ogni anno la psoriasi colpisce il 3 per cento della popolazione italiana e che, nelle persone fino a 50 anni, quello della pelle rappresenta il secondo tumore diagnosticato negli uomini e il terzo nelle donne».

Il centro dermatologico di Chieti ormai da anni rappresenta un punto di eccellenza nella sanità nazionale, accogliendo numerosi pazienti che vengono a curarsi in Abruzzo da fuori regione. Nel solo 2012 la clinica teatina ha effettuato controlli, dalla diagnosi alla cura, su più di 100 pazienti affetti da melanoma, sostenendo oltre 70 esami di linfonodi-sentinella e prendendo in cura 100 casi di pazienti a cui è stato scoperto e rimosso il tumore. La tre giorni serviranno come cassa di risonanza per sensibilizzare la popolazione sulle patologie dermatologiche:«le persone spesso, pur essendo a conoscenza dei rischi che corrono, non prendono alcun provvedimento per evitarli» aggiunge Amerio. Un tema che torna di attualità soprattutto in vista dell’estate e dei pericoli che derivano da una scorretta esposizione ai raggi solari. «Ci sono piccole regole da seguire per godersi il mare e l’abbronzatura. Per prima cosa, non esporsi ai raggi solari durante le ore più calde della giornata. Poi utilizzare sempre una crema solare protettiva (con un filtro da 15 in su), da riapplicare costantemente ogni due ore» conclude Amerio. Secondo il responsabile scientifico del convegno assolutamente da evitare sono le lampade dei solarium in quanto triplicano il rischio di contrarre un tumore.

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