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Le voci al telefono sono del maresciallo dei carabinieri Stefano Castellano e il capitano Cattaneo del nucleo investigativo. E, nel frattempo, spunta un video con Riccardo all’interno del ristorante in cui, prima di morire, aveva passato la serata.

Una telefonata intercorsa tra i due militari a pochi minuti dalla morte di Riccardo Magherini riaccende il dolore e la rabbia verso uomini delle forze dell’ordine sospettati di omicidio colposo. Poco importa se Riccardo era un 40enne che ha lasciato una moglie e un figlio di due anni. Poco importa se Riccardo è stato strappato all’affetto di una madre, di un padre e di un fratello che oggi cercano giustizia e verità.

La notte in cui Magherini è deceduto al maresciallo Stefano Castellano forse poco importava che gli era appena morto un ragazzo tra le braccia visto che al telefono con il capitano Cattaneo si preoccupava di tutt’altro.

 

Intercettazione telefonica tra Castellano e Cattaneo

Castellano:“Secondo me c’è anche da fare la perquisizione a casa sua”

Cattaneo:“Mah, aspetti, perché la perquisizione a casa sua?”

Castellano:“Per eventuali stupefacenti, questo non stava proprio bene”

Castellano:“Se vuole partecipare lei alle verbalizzazioni almeno siamo al di sopra di ogni sospetto in modo che non ci sia il dubbio che siamo ad addomesticare le cose”

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Ad indignare anche la risata del capitano Cattaneo dopo essere stato informato della morte di Riccardo dall’operatore del 112:“Meeeeinchia, c…o”. 

Guido Magherini, il papà di Riccardo, con un post su Facebook esprime tutta la sua rabbia nei confronti di chi, secondo  lui, è responsabile della morte del figlio.

Riccardo Magherini sarebbe spirato mentre era a terra bloccato dai carabinieri. Testimoni hanno riferito che l’uomo avrebbe smesso di dimenarsi proprio in quegli attimi stroncato da un infarto dopo le violenze ricevute. Una studentessa che aveva assistito alla scena ha riferito nel dettaglio la vicenda:”La prima pattuglia non è riuscita a fermarlo, così sono arrivati altri due carabinieri e alla fine ci sono riusciti. Era su un fianco, ho visto chiaramente tre di loro che lo colpivano con alcuni calci in pancia. Non credo sia morto per questo, ma sono cose che non devono succedere. Andrò alla polizia a denunciare i fatti”.

Per il momento la Procura di Firenze a rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio colposo i quattro carabineiri e i tre soccorritori del 118 che nella notte tra il 2 e il 3 marzo, a Firenze, hanno arrestato e immobilizzato Riccardo. Ad uno di loro è stato contestato anche il reato di percosse. Il decesso sarebbe stato provocato da una errata procedura d’arresto che violerebbe le regole internazionali.

 

IL VIDEO DELL’ARRESTO DI RICCARDO MAGHERINI

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“Questa è la sensibilità per i cittadini in difficoltà che ci dobbiamo aspettare dalle forze dell’ordine? Questa è la trasparenza delle indagini che dovrebbe essere garantita in caso di morti nelle mani dello Stato? Questa situazione può essere tollerata dallo Stato?” chiede Io non credo”.

Nel video che ritrae Riccardo all’interno del ristorante dove quella sera è andato a mangiare appare tranquillo e di ottimo umore. Magherini è al tavolo con alcuni suoi amici a mangiare una pizza.  

 

LE ULTIME ORE DI RICCARDO MAGHERINI AL RISTORANTE

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Perché nessuno tra i carabinieri intervenuti quella notte ha riferito di lesioni molto visibili sul corpo di Riccardo?

 

Antonio Del Furbo

 

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