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Chi ci capisce qualcosa è bravo. Anzi è un genio. Tanto per cambiare la politica produce troppe chiacchiere e pochi fatti. E, nel caso di Ombrina mare, possiamo tranquillamente affermare che esiste un’industria dell’ovvio.

Da una parte ambientalisti che si strappano le vesti in finta pelle, dall’altro i 5 stelle depositari del verbo. Poi ci sono quelli del Pdl, freschi di trombatura regionale, che sulla petrolizzazione non dicono nulla e quelli del Pd che promettono di dire tutta la verità, nient’altro che la verità su ciò che sta accadendo nel mare Adriatico.

“Stiamo assistendo all’assalto ai nostro mari e alla nostra terra” dicono i pentastellati. Il merito, o il demerito dipende dai punti di vista, è tutto del famoso governo Monti che all’epoca modificò le normative salvando “in modo retroattivo tutti i procedimenti di concessione di ricerca e coltivazione di idrocarburi antecedenti alla data del 26 agosto 2010”.

Un favore, per i 5 stelle, fatto ai petrolieri a discapito delle istanze del territorio. Una colpa attribuibile al Pd e al Pdl che da allora “non hanno fatto nulla per cambiare le regole”. E si chiedono:”dove sono i vari Legnini, Pezzopane, D’Alfonso?” Già, dove sono?

Camillo D’Alessandro, ‘l’uomo alla destra di Luciano D’Alfonso’, ci ha riferito che la questione è semplice:”stiamo agendo su due fronti: quello politico a livello nazionale e quello giuridico a livello regionale”. In sostanza la Regione non ha poteri per intervenire sulla questione Ombrina, quindi, può solo fare un’azione legale.”D’Alfonso – prosegue D’Alessandro – ha già dato mandato all’avvocatura regionale e all’assessore all’Ambiente ed Ecologia, Mario Mazzocca, di produrre tutti gli atti per bloccare il progetto Ombrina”. D’Alessandro aggiunge una nota al vetriolo:”I 5 Stelle dov’erano quando Gianni Chiodi si perse la lettera? Mentre loro non facevano nulla io mandai due esposti per avere chiarimenti su quanto accaduto: uno alla procura di Roma e un altro alla procura dell’Aquila con un parere pro veritate”. Infine D’Alessandro aggiunge:”stiamo lavorando anche sul progetto della Macro Regione: che senso ha bloccare Ombrina solo qui?”

E comunque per Sergio Morandi, Amministratore Delegato di Medoilgas Italia, “Ombrina è un progetto sicuro, compatibile con l’ambiente, in grado di portare sviluppo al territorio e di contribuire ad una maggiore indipendenza energetica dell’Italia”.  

Ma Chiodi non diceva che Ombrina era morta?

ZdO

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