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Stava festeggiando la sua laurea in medicina in una discoteca di Palermo, Aldo Naro, quando un 17enne gli sferrò un calcio mortale.

“Sono io quello che cercate” disse l’omicida di Aldo Naro che a febbraio scorso si costituito direttamente al carcere minorile Malaspina di Palermo.

La rissa scoppiò all’interno della discoteca Goa il 14 febbraio scorso in seguito all’ingresso di un gruppo di ragazzi del quartiere Zen.La lite nacque per il furto di un cappello da cow boy indossato da un amico di Naro. Quindi la rissa e Aldo rimase a terra tramortito dai pugni. Il colpo che lo finì fu un calcio alla nuca, sferrato proprio dal 17enne e che gli provocò un’emorragia cerebrale.

A quel punto qualcuno chiama il 118 e, nella registrazione acquisita agli atti in questi giorni, si sente una voce che dice:Mi serve un’ambulanza velocissima”. L’operatore di turno risponde: “Invece di dire velocissima, si attenga a rispondere alle domande…”, per poi innervosirsi ulteriormente davanti alle insistenze della voce al telefono e concludere con un “ma va scassacci a mi…”.

Al momento l’operatore è stato sospeso.

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