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Per il ciclo “ParlamentAPP“ incontro dei vertici dell’associazione App Abruzzo con la senatrice della Repubblica Federica Chiavaroli all’Europaurum di Pescara

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Per il ciclo “ParlamentAPP“ incontro dei vertici dell’associazione App Abruzzo con la senatrice della Repubblica Federica Chiavaroli all’Europaurum di Pescara.

Si è svolto giovedì a Pescara, per il ciclo “ParlamentAPP“, nella suggestiva cornice dell’EuropAurum, l’incontro promosso dall’associazione APP ABRUZZO, con la Senatrice della Repubblica e membro della Commissione Bilancio Federica Chiavaroli. In apertura, Salvatore Di Pino, Consigliere al Comune di Pescara e delegato per le politiche comunitarie, ha portato i saluti dell’amministrazione e illustrato i servizi Europe Direct Pescara, Centro accreditato in Italia e in Europa, per la ‘comunicazione’ europea, un progetto-pilota preso a modello dal Parlamento Europeo, che rappresenta di fatto una finestra privilegiata sempre aperta sull’Europa.

Il dibattito si è concentrato sul Decreto legislativo “Fare”, la Senatrice ha posto l’accento sull’importanza del confronto tra territorio e istituzioni e ha encomiato l’iniziativa di APP Abruzzo.

“L’associazione è frequentemente in contatto con le istanze della società civile che vi trova rappresentanza e, in particolare mira, attraverso il proprio Comitato scientifico, ad incidere sulla realtà presentando delle proposte sui tavoli dove vengono prese le decisioni che contano per il Paese” ha detto il Presidente Alessandro Addari.

Federica Chiavaroli, ripercorrendo la sua recente esperienza parlamentare, ha sottolineato che la pratica di fare ostruzionismo sulle iniziative parlamentari mina il percorso delle riforme istituzionali così come quello verso l’uscita dalla recessione che attanaglia il Paese da più di due anni.

La Senatrice, dopo aver descritto i punti salienti del Decreto, ha invitato a visitare la sezione del sito del Governo italiano nella quale è presente un Questionario sulle riforme.

Poi si è passati agli interventi di alcuni membri dell’Associazione, in particolare il Vice Presidente Carlo Colucci ha rilevato come sia importante da una parte concentrarsi su provvedimenti immediati come il cuneo fiscale per ridare slancio ai consumi, e dall’altra, rivedere nel loro complesso le politiche economiche degli ultimi anni.

La responsabile del Comitato Scientifico e Centro Studi di APP Abruzzo Miriam D’Ascenzo, è intervenuta nel merito dei provvedimenti di Politica Economica avviati negli ultimi anni.

Anche se le basi dell’economia possono essere ricondotte a delle equazioni, non bisogna perdere di vista l’obiettivo primario dello sviluppo che può avvenire solo se ci sono delle risorse in campo.

Proprio la mancanza di un avanzo primario nella bilancia dei pagamenti e un debito che supera i 2 mila miliardi, rende molto complicato la ricerca di coperture finanziarie.

Nel dibattito si è inoltre affrontato lo spinoso problema del finanziamento pubblico ai partiti e si è giunti alla conclusione che l’errore che è stato perpetrato negli anni, non è stato tanto alla fonte, ma lungo il corso del “fiume” di denaro mal speso o addirittura indebitamente sottratto a progetti d’interesse collettivo, ad opera di singoli personaggi “poco raccomandabili”e senza scrupoli.

La soluzione è stata individuata in una corretta gestione del finanziamento pubblico ai partiti perché si è ritenuto che un suo divieto, possa portare ad un’influenza privatistica delle lobby sul potere politico in un Paese come l’Italia, profondamente diverso dagli Stati Uniti d’America.

Analizzando l’Abstract del Decreto, sono state poste delle osservazioni sia sulla priorità di dare una maggiore organicità agli interventi, sia sull’importanza delle start up innovative e il ruolo dei tirocini formativi.

Essi dovrebbero essere pensati come delle piattaforme di lancio per l’occupazione giovanile e non come un mezzo per avere delle giovani risorse da sfruttare fin quanto gli incentivi alle aziende sono in vigore, per poi abbandonarle al proprio destino.

Thomas Grippo ha portato l’esempio del modello tedesco nel quale la formazione professionale, non limitandosi a puri concetti teorici, è concepita già nei primi anni della scuola superiore, prevedendo dei periodi formativi in azienda prima della conclusione del ciclo di studi.

L’Avvocato Francesco Genovesi ha rilevato l’esigenza di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato dopo il periodo di apprendistato previsto per i giovani fino a 29 anni e ha inoltre fatto notare come alla luce della ratio legis che presiede il testo normativo in argomento, sarebbe non trascurabile la possibilità di segnalare taluni meccanismi capaci di garantire i fondamentali principi della trasparenza e della legalità, in tema di organizzazione, gestione e controllo dei processi aziendali, da un lato, nonché sotto il profilo della efficiente regolamentazione delle condizioni di accesso ai benefici/fondi indicati nel decreto, dall’altro lato. Siffatti strumenti potrebbero anche essere previsti e riconosciuti previa istituzione di un apposito fondo di finanziamento.

La Senatrice Federica Chiavaroli ha apprezzato gli interventi ed è stata aperta ad un proseguimento del confronto sui principali temi sul tappeto invitandoci tra l’altro, ad una visita in Senato da concordare nei prossimi mesi.


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