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Domenica 12 maggio sarà la giornata per il diritto alla vita: oltre alla ormai tradizionale Marcia per la Vita, lo stesso giorno si terrà la raccolta firme per l’iniziativa Uno di Noi, che coinvolgerà tutte le parrocchie italiane, le associazioni e i movimenti.

La giornata di mobilitazione per Uno di Noi, è stata presentata stamattina in una conferenza stampa presso la Sala Marconi di Radio Vaticana, alla presenza del presidente del Comitato Organizzativo Uno di Noi per l’Italia, Carlo Casini (fondatore e presidente del Movimento per la Vita italiano), Maria Grazia Colombo, membro e portavoce del Consiglio Esecutivo di Uno di Noi, e Jaime Mayor Oreja, membro del Comitato Europeo di Uno di Noi e già ministro dell’Interno spagnolo. Tra le altre associazioni presenti anchhe l’Ali, Alleanza cattolica, Azione cattolica, Cammino Neocatecumenale, Coldiretti, CL, Confcooperative, Sant’Egidio, Focolari, Medici cattolici, Mcl, Movimento per la vita, Rinnovamento nello Spirito Santo, Giuristi cattolici, Unitalsi, Opera Don Orione) e delle reti associative (Copercom, Forum delle associazioni familiari, Forum associazioni sanitarie, Scienza&Vita, Retinopera). Maria Grazia Colombo è convinta che:«La questione della vita non inizia quando il bambino sorride ma molto prima; inizia dal concepimento». Le firme, serviranno per chiedere alle istituzioni europee di fermare la manipolazione e la soppressione degli embrioni per qualsiasi scopo, è «un’iniziativa laica di tutti e per tutti», ha spiegato Colombo. «Viviamo nella cultura della morte e quindi le firme sono sempre poche per sfidare questo dramma» ha sottolineato Jaime Mayor Ortega, membro del comitato europeo di Uno di Noi ed ex ministro dell’Interno spagnolo. «Il tempo in cui viviamo presenta l’opportunità di ribaltare il pensiero dominante» ha poi aggiunto. La crisi economica, che è solo la punta dell’iceberg ha poi aggiunto Ortega, è generata da una crisi più ampia che è quella della persona che ha dato vita all’economia della menzogna. Altri interventi hanno sottolineato che la battaglia rappresenta una delle tante per la libertà dell’uomo e quindi un’iniziativa politica tout court senz’altro rivolta a qualunque uomo politico, senza distinzione di partito, di idee e di schieramento. La volontà è quella di permettere il congelamento dei fondi europei destinati all’aborto o alla ricerca sugli embrioni, ha sottolineato Casini, ricordando anche il totale fallimento della ricerca sugli embrioni a scopo terapeutico. Per il coinvolgimento dei giovani si è data la possibilità di firmare on line, anche attraverso uno smartphone. Uno di Noi ha tuttavia anche una valenza culturale, in quanto prevale oggi un «materialismo pratico», che prescinde dalle disquisizioni intellettuali sull’esistenza o meno di Dio, ma che si sostanzia in etiche e condotte di vita «come se Dio non esistesse», ha detto Casini. Prima conseguenza di tale mentalità è l’“egoismo” che porta a “non essere generosi verso la vita, a fare calcoli”. Quindi, restituire la dignità a ogni essere umano, a partire dal bambino non nato, è un atto che, con il tempo, può portare alla riscoperta di una cultura della “generosità” e della “capacità di dono anche in ambito economico, dove c’è tanto bisogno di un’uguaglianza che impegni soprattutto i più ricchi a mettersi a servizio dei più poveri”.

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