Spread the love

L’elettrosmog contamina la città pescarese e il popolo scende in piazza per protestare

 

 

A Penne da anni i residenti del rione di Colle Castello protestano per la presenza di numerosi ripetitori della telefonia mobile. Proteste che per lo più sono rimaste inascoltate, così come le antenne sono rimaste dov’erano, anzi, sono aumentate. L’indignazione dei cittadini è esplosa quando a pochi passi da Porta Teramo, antico varco d’accesso alla città, è stato installato un imponente traliccio destinato ad ospitare tutti gli operatori telefonici. Oltre al possibile aumento dei rischi per la salute, aspetto principale della protesta, si aggiunge anche un evidente impatto ambientale su un centro storico di rilievo entrato da poco a far parte del club dei Borghi più belli d’Italia.

Per dare più forza alla protesta i residenti hanno costituito un comitato, denominato “Penne a capo”, ed hanno intrapreso una serie di iniziative pubbliche per sensibilizzare maggiormente tutti i cittadini e, soprattutto, l’amministrazione comunale. “Lo scopo principale del comitato-ci dice l’Ing. Claudio Di Mercurio, presidente del comitato-è quello di trovare soluzione al problema delle antenne installate negli ultimi anni nella zona di Colle Castello. I livelli di elettrosmog sono al di fuori delle regole: ci sono antenne sequestrate che continuano a funzionare, come ad esempio quella presente sul serbatoio pubblico, e, soprattutto, nella zona si registrano sempre più casi di malattie legate a questo tipo di inquinamento”.

Attualmente nella zona interessata esiste un vero e proprio “triangolo della morte”, come descritto dai residenti, racchiuso tra il grande traliccio, i ripetitori sul serbatoio e quelli ancora presenti sul tetto di una abitazione privata.

Nel 2010, con l’approvazione di un Piano antenne, l’intento del Comune di Penne fu di delocalizzare tutti i ripetitori all’esterno del centro storico e lontano dalle abitazioni, oltre ad incassare un canone annuo di locazione di circa 13mila euro. Ma il traliccio si è rivelato inadeguato tanto da poter ospitare solo due operatori.

L’attuale sindaco, Rocco D’Alfonso, in carica da giugno 2011, ha incontrato più volte i componenti del comitato e dichiara di essere al lavoro già da diverso tempo per trovare soluzioni adeguate.

 

di Fiorangelo Cutilli   

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Segnalaci la tua notizia