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Gli spari non sono stati annullati e la polemica, a quanto pare, monta. È una decisione vergognosa. Una sconfitta culturale. Vergogna.

A poche ore di distanza della tragedia consumatasi a Villa Cipressi di Città Sant’Angelo che ha visto la morte di quattro persone nella fabbrica di fuochi della famiglia Di Giacomo, la festa di Sant’Andrea questa sera a Pescara andrà regolarmente in scena. 

Tutto ciò in sfregio ai morti e all’intera famiglia che ancora piange le vittime. Il comitato organizzatore procede come se nulla fosse. Nel giorno del disastro lacrime e stracciamento di vesti, stasera tutti belli e sorridenti a spiegarci che lo spettacolo deve andare avanti. Vergogna. Vergogna prima di tutto per quei quattro politici che non hanno sprecato manco mezza parola su questa decisione (tranne il M5S), perché, forse, impegnati a pesare i voti per le elezioni. Vergogna. Vergogna per gli organi d’informazione che non hanno preso una posizione netta sulla vicenda che si sta per consumare stasera. Vergogna. Vergogna per tutti quelli che parteciperanno stasera alla festa(?) e che mangeranno porchette e arrosticini alla faccia dei morti. Siamo bestie inutili che andrebbero tenute in cattività e usati per esperimenti scientifici. Vergogna. Poche ore dal giorno in cui tutti si sono detti vicini alle vittime e ai loro famigliari ma che ora festeggiano la festa pescarese. Vergogna. Siamo una razza che piange e fa finta di commuoversi quando la situazione la impone ma non abbiamo più nulla da dire a livello umano. Vergogna.

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