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Metti una giornata di sole. Metti una campagna elettorale. Metti l’apertura di una nuova sede elettorale. L’ennesima. Metti che politici e giornalisti si ritrovano lungo via Nicola Fabrizi a Pescara per strappare una battuta a Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo. Metti che una gran quantità di auto sono parcheggiate in doppia fila. Metti che però i vigili di Pescara multano solo quelle di chi sta lavorando.

La doppia giustizia all’italiana. La municipale passa e ripassa ma non nota decine di auto in doppia fila. Chissà perché. Passa persino una pattuglia della polizia che non si accorge del ‘disastro’ su via Fabrizi.

C’è di tutto su una delle principali strade pescaresi ma i vigili non se ne accorgono. C’è una station in doppia fila (foto) con le quattro frecce accese e sulle strisce pedonali. Ci sono auto ferme perché i proprietari sono scesi un attimo a prendere il caffè al bar. Ma i vigili non vedono nulla. D’altronde un caffè non si nega a nessuno.

C’è pure un bel suv parcheggiato sulle strisce pedonali, a motore spento e fermo ad un incrocio. Ma nessuno se ne accorge.

Eppure l’auto è bella grande in rilievo davanti al comitato elettorale di Gianni Chiodi. Ma nessuno se ne accorge. Eppure i vigili passano e ripassano. Controllano. Ma le auto rimangono al proprio posto.

I vigili si accorgono di due auto parcheggiate per un attimo in doppia fila: quella di Rete 8 e l’altra di Tvsei. I vigili urlano e minacciano multe se le auto (parcheggiate per poco meno di 10 minuti) non vengono rimosse tempestivamente. Giornalisti e tecnici stanno lavorando, raccolgono un’intervista a Chiodi e, subito dopo, scappano da Luciano D’Alfonso. Ma i vigili sono intransigenti:”via le auto da qui”.

È la solita storia del ‘doppiopesismo’ all’italiana. Una giustizia diversa per ogni singolo cittadino. Una giustizia rappresentata per mezzo di uomini con il senso della giustizia parziale. 

È l’Italia caro amico mio.

GALLERY

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ZdO

 

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