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Ritrovato il crocifisso nei pressi del Sert dell’ex ospedale psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio

La reliquia di Papa Karol Wojtyla, trafugata la scorsa settimana dal santuario di San Pietro della Ienca, è stata ritrovata a L’Aquila dalla polizia, nei pressi della basilica di Santa Maria di Collemaggio.

Dopo il furto gli inquirenti hanno subito concentrato l’attenzione sulla pista satanica. Il giorno del furto, infatti, coincideva, nel calendario satanico, con l’inizio del dominio del demone Volac, evocato dal 25 al 29 gennaio, periodo nel quale rientrano anche il ricordo sacrilego e il risvolto satanico dell’olocausto nazista nella Giornata della Memoria, per preparare il capodanno di Satana che si celebra il primo febbraio. Per gli adoratori del diavolo – spiegò il coordinatore nazionale dell’osservatorio antiplagio, Giovanni Panunzio, insegnate di religione – tale data rappresenta la nascita, le origini: quindi in questa fase dell’anno il sangue e la croce sono oggetti emblematici da profanare, sia per la religione cattolica che per quella ebraica. La polizia ha fermato due persone di 23 e 24 anni che avrebbero confessato il furto. Sono stati loro ad indicare dove si trovava la refurtiva, nell’ex ospedale psichiatrico di Santa Maria di Collemaggio. L’ampolla, con un minuscolo pezzettino di stoffa intriso del sangue del Beato Giovanni Palo II, non sarebbe ancora venuta fuori mentre è stato ritrovato, seppellito nei pressi del Sert, il crocifisso rubato nella stessa occasione. 

I due giovani erano stati fermati perché responsabili di una rapina compiuta qualche giorno fa al terminal bus di Collemaggio. Lì avevano aggredito il cassiere della biglietteria colpendolo con un pugno al volto. Durante l’interrogatorio, poi, entrambi avrebbero confessato il furto della reliquia. In questo momento sul luogo del ritrovamento è presente il pm David Mancini, il parroco del santuario, Jose’ Obama e il presidente dell’associazione San Pietro della Ienca, Pasquale Corriere, visibilmente commosso.

RITROVATO UN ALTRO PEZZO

Un altro pezzo della reliquia di Giovanni Paolo II, ora manca il più importante, è stato ritrovato nei parcheggi aperti sottostanti un alloggio antisismico del progetto ‘Case’ nella frazione di Tempera, dove risiede uno degli indagati. Si tratta, in particolare, del contorno della reliquia. Nell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio, erano stati rinvenuti, oltre al crocifisso semi distrutto, la teca e l’ampolla, spaccata in due, che conteneva il pezzettino di stoffa intriso del sangue del pontefice che il 27 aprile sarà canonizzato. Le perquisizioni proseguono.

In questi giorni si sono susseguiti appelli da parte del mondo religioso nei confronti dei ladri affinché riconsegnassero la reliquia.

ZdO

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