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Se passa la linea Arrow Bio la famiglia Di Zio potrebbe “spogliare” le casse comunali della città di Montesilvano. Il sindaco però appare tranquillo  

Non c’è pace per il sindaco di Montesilvano e per la sua amministrazione. Come da noi accennato qualche giorno fa in un altro articolo riguardo la questione Di Mattia-Rieco ci chiedevamo: «I Di Zio hanno ancora un contratto valido, chi penserà a rimborsarli nel caso in cui si decidesse di proseguire su questa strada?» Le nostre riflessioni avevano evidentemente un fondo di verità visto che presso il Tribunale Amministrativo Regionale di Pescara è depositato un ricorso della Rieco S.P.A. contro il Comune di Montesilvano, depositato il 14 Febbraio 2013. L’oggetto del ricorso è riferito proprio all’annullamento «della determinazione del Dirigente Settore VII del Comune di Montesilvano n 15939 del 24 dicembre 2012, avente ad oggetto “Gara d’appalto per l’affidamento del servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti urbani ed assimilati, con determina dirigenziale n.1530 del 29.12.2012». Gli avvocati della famiglia Di Zio hanno ricostruito la vicenda ricordando che la Ecologica Sangro ha partecipato alla gara indetta dal Comune di Montesilvano alla fine del 2010 e uscendone vincitrice nonostante i vari ricorsi dell’ATI CNS/Mantini. Si apprende dal ricorso che:«la Rieco S.P.A. censurava la scelta del Comune di Montesilvano di non sottoscrivere il contratto d’appalto e nel contempo affidare, seppur in via transitoria, a trattativa diretta alcuni servizi alla Mantini s.r.l.». In sostanza il Comune di Montesilvano non ha riscontrato le istanze della Rieco s.p.a., comportamento sanzionato già dal Tar con le sentenze del 21 gennaio 2013. Successivamente, si legge nel ricorso, il sindaco di Montesilvano avrebbe proposto alla società di Di Zio un ritocco in giù dei prezzi. Atto grave questo in quanto il primo cittadino di Montesilvano avrebbe chiesto un ribasso della somma ad una società vincitrice di un appalto europeo. Dopodiché, Di Mattia, avrebbe proceduto all’aggiudicazione del servizio alla Mantini per questioni legate alla rendicontazione del Comune. In sostanza, secondo l’amministrazione comunale, la raccolta di strada sarebbe costata di meno rispetto al porta a porta. La famiglia Di Zio quindi individua vari “abusi” nella revoca del contratto del comune e ha chiesto un risarcimento danni, tra costi sotenuti per la gara revocata e mancato guadagno, pari € 868187,83. E tutto questo per cosa ci chiediamo? L’amministrazione della città adriatica spenderebbe con la Rieco, dai nostri conti, circa 150 euro a tonnellata per trasporto e travaso. Ne spenderebbe circa 180 a tonnellata con Arrow Bio. Inoltre parrebbe, che alla somma richiesta da Di Zio si andrebbe ad accumulare un’altra di 650mila euro all’anno e cioè la multa per il mancato riciclo differenziato. Ancora. Per la realizzazione dell’impianto Arrow Bio occorrono cinque anni e una valutazione, affidata stranamente alla Arrow Bio, che costerebbe altri 80mila euro. Chiediamo all’amministrazione comunale di Montesilvano: non era meglio non coinvolgere la Tradeco e la Sapi e dare seguito al contratto della Rieco? Speriamo di non passare per lobbisti anche noi con questa semplice domanda.

 

di Antonio Del Furbo

 

IL RICORSO

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