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Il Comune di Roseto dichiara guerra alla famiglia Di Zio che, a sua volta, risponde al fuoco incrociato della politica. Il sindaco ha annunciato che con l’operazione portata a termine ieri la collettività “ha risparmiato 20 euro a tonnellata”. Se fosse vero sarebbe un successo

L’indifferenziata da ieri è tornata nella chiacchierata discarica di Grasciano in cui si sono succeduti avvenimenti a dir poco scandalosi, a partire dalla gestione stessa del Consorzio. Il Comune ha così autorizzato la ditta Diodoro Ecologia a conferire i rifiuti nella discarica del Cirsu.

“Abbiamo dovuto conferire i rifiuti al di fuori della Provincia di Teramo” ha detto Pavone “sostenendo costi elevatissimi per l’intera comunità” ha poi aggiunto. “Il conferimento dei rifiuti a Grasciano – ha precisato – invece che all’impianto TMB della Deco S.p.A., nel Comune di Chieti, consentirà un risparmio di circa 20 euro a tonnellata”.

 

DECO:”FANTASIOSA DICHIARAZIONE”

I Di Zio fanno intendere nel comunicato diffuso nel pomeriggio che porteranno l’attenzione del caso alla Corte dei Conti. Deco definisce la dichiarazione di Pavone:”fantasiosa” e, dunque, intende replicare oltre che sulla stampa anche “nelle sedi più opportune, poiché ritiene che gli affidamenti dei servizi pubblici debbano essere effettuati secondo le norme e regole che, si spera, siano vigenti anche nella Provincia di Teramo“.

Ai Di Zio appare “assolutamente singolare che il Comune di Roseto dopo aver reiteratamente affidato a Deco il servizio di trattamento, recupero e smaltimento dei rifiuti urbani indifferenziati, attraverso regolari procedure di evidenza pubblica, abbia effettuato, con Determinazione Dirigenziale n. 95 del 1.07.2014, l’affidamento diretto dei servizi alla Società privata Con.S.Amb. Scarl, che opera all’interno del Polo Cirsu, pur senza esserne il concessionario. Il Comune di Roseto, è dunque passato da un servizio di recupero, volto a limitare l’uso della discarica, ad un servizio di smaltimento dei rifiuti urbani, ad un costo più elevato“.

 

LE CIFRE CHE DANNO TORTO AL SINDACO

Le condizioni economiche praticate, infatti, per i rifiuti urbani indifferenziati passerebbero dalle 129 euro a tonnellata richieste da Deco S.p.A., alle 134,25 euro a tonnellata (pari a 129 + 5,25, considerando un’ecotassa di almeno 7,50 €/ton calcolata sul 70% dei rifiuti conferiti) che il Comune di Roseto dovrebbe riconoscere a CSA Scarl.

“Il Sindaco Pavone – prosegue la nota – giustifica la sua scelta con l’abbattimento dei costi di trasporto. Ma anche questo non corrisponde al vero! Infatti, il Capitolato d’Oneri dei servizi di raccolta rifiuti urbani, recentemente aggiudicati alla Diodoro Ecologia Srl, impone a quest’ultima di conferire i rifiuti urbani indifferenziati entro 160 km di percorrenza (andata e ritorno) dal confine comunale, senza poter pretendere maggiori oneri. Poiché il confine comunale di Roseto dista dall’impianto TMB, del Comune di Chieti, poco più di 40 km, viene il dubbio che il Sindaco Pavone, più che ai suoi concittadini, voglia far risparmiare alla società che si occupa della raccolta dei rifiuti nel proprio Comune”.

 

ZdO

 

 

 

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