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La società che gestisce il servizio per conto del Comune, tramite sms, avvisa i genitori dell’aumento delle tariffe. Il sindaco procede come un carrarmato:«Obbligo di legge».

A San Giovanni Teatino genitori sul piede di guerra per l’aumento delle tariffe scolastiche. Il sindaco Luciano Marinucci però, procede come un carrarmato. Marinucci gira per il Comune con l’arma legislativa e a ‘Primadanoi’ dichiara:«Le tariffe dei servizi comunali sono state rimodulate per un preciso obbligo di legge e sono tarate sui residenti». Per la serie: noi siamo la legge quindi poche chiacchiere e pagate. E se non vi sta bene togliete il disturbo. 

È evidente che per Marinucci la legge debba servire solo per mettere in difficoltà la popolazione e non per farli vivere meglio. Infatti, i tanti genitori che per anni hanno pagato la retta all’asilo comunale ‘Arcobaleno’, sono stati costretti a ritirare i bimbi per l’insostenibile aumento delle tariffe. Cosicché quegli “aumenti lievi” come li chiama il sindaco, stanno terrorizzando intere famiglie. Quale genitore non vorrebbe il meglio per i figli? E quale genitore può permettersi i figli a casa se entrambi lavorano? Ebbene grazie a Marinucci, che ama evidentemente i bracci di ferro, molti genitori saranno costretti a trovarsi un’altra sistemazione. La politica, che ha l’obbligo di risolvere problemi dei cittadini, a San Giovanni Teatino, invece, li crea. Gli aumenti delle tariffe arriverebbero a toccare i 250 euro.

Ben 37 genitori sono stati costretti dalla politica, sempre più trasformatasi in banca, ad inviare una petizione al Comune per chiedere:«all’amministrazione di tornare sui suoi passi per ciò che riguarda le nuove tariffe dei servizi scolastici, introdotte con la delibera di giunta del 22 agosto scorso». Nel documento, i sottoscrittori, evidenziano:«al primo cittadino che le tariffe e i relativi aumenti non sono stati comunicati ai genitori in fase di iscrizione ma solo successivamente. Alcuni genitori, non tutti peraltro, sono stati contattati solo il 27 agosto tramite sms dall’FB Servizi e hanno avuto  a disposizione solo due giorni di tempo per confermare l’iscrizione alla luce delle tariffe fissate dalla giunta». Si fa riferimento, nel documento, che l’aumento delle tariffe non ha comportato nessun miglioramento del servizio ma sia servito solo:«infierire sul reddito delle famiglie, già in difficoltà per via della crisi e per le politiche fiscali di Governo e Comune». Infine si legge che:«Alcuni genitori hanno scoperto di punto in bianco, e senza poterlo preventivare, di dover sopportare una spesa superiore al previsto, anche di alcune centinaia di euro al mese, per cui la decisione di ritirare i bambini dalla struttura è stata pressoché inevitabile, nonostante la soddisfazione per il servizio erogato e per il personale. La spesa in diversi casi cresce notevolmente e non tutti possono permettersi di incidere su bilanci familiari e di accettare supinamente le nuove tariffe».

Ci auguriamo che tali aumenti non servano per corrispondere più denaro alla FB Servizi srl, società di servizi pubblici locali con Socio Unico del Comune di San Giovanni Teatino.

redazione

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