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«Sono molto toccato e soprattutto la parte finale dell’arringa mi ha turbato per i riferimenti che ha fatto alla storia della mia vita e all’immagine che di me hanno milioni di italian». Sono le parole pronunciate dall’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco, oggi, a Pescara, a margine del processo su presunte tangenti nella sanità abruzzese in corso al tribunale di Pescara.

«Sono molto toccato e soprattutto la parte finale dell’arringa mi ha turbato per i riferimenti che ha fatto alla storia della mia vita e all’immagine che di me hanno milioni di italian». Sono le parole pronunciate dall’ex governatore abruzzese Ottaviano Del Turco, oggi, a Pescara, a margine del processo su presunte tangenti nella sanità abruzzese in corso al tribunale di Pescara.

«Sono grato all’avvocato Caiazza – ha proseguito – perché la sua ricostruzione dei fatti ha una logica talmente stringente che non riesco a immaginare come una Corte possa dire no». Relativamente all’episodio della presunta dazione del 2 novembre 2007 ha detto che il suo difensore ha fornito:«una spiegazione logica, razionale e bella anche dal punto di vista della narrazione». Poi ha aggiunto:«È la prima volta che ho a che fare con un processo penale e questa volta ne esco con la convinzione che il lavoro che hanno fatto i miei legali può mettere la Corte nella condizione di esprimersi con grande serenità su questa vicenda».

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