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Beni per un milione di euro sono stati sequestrati oggi da Polizia e Guardia di Finanza.

Beni per un milione di euro sono stati sequestrati oggi da Polizia e Guardia di Finanza. Sono tre fabbricati situati in via Salara a Pescara e due appezzamenti di terreno a Capestrano (L’Aquila), intestati a tre componenti della famiglia rom Spinelli, composta da 37 persone. Il capostipite, Cristoforo Spinelli 74enne, conta un curriculum “professionale” spaventoso che parte dal 1956 al 2010. Reati che vanno dalla droga a danni contro il patrimonio. 

Gli altri due proprietari risultano la figlia Adelaide e la nuora Rosina. L’udienza di confisca, durante la quale si deciderà anche sulla richiesta di nove misure di sorveglianza speciale, è fissata per il 21 giugno – hanno annunciato oggi il questore di Pescara Paolo Passamonti e il comandante provinciale della Guardia di finanza del capoluogo adriatico Mauro Odorisio. Come per gli altri sequestri avvenuti fino ad oggi da parte delle forze dell’ordine è stata applicata la normativa antimafia, che consente di sequestrate e poi confiscare patrimoni accumulati illecitamente da pregiudicati ritenuti socialmente pericolosi. Anche stavolta, come in casi precedenti, è stato appurato che i nomadi non svolgevano attività lavorativa, pur disponendo di patrimoni ingenti. Gli accertamenti hanno riguardato l’intero clan, e quindi si sono protratti a lungo. Polizia e Guardia di finanza annunciano che i controlli proseguiranno, anche in altri contesti, e si stanno riprendendo in esame anche vecchi sequestri di beni, che poi sono stati restituiti, muovendosi sulla base della nuova normativa. I sequestri attuati fino ad oggi riguardano beni per 32 milioni di euro, con 113 misure di sorveglianza speciale. Per circa 13 milioni di euro di beni si e’ anche arrivati alla confisca e presto cominceranno gli sgomberi.

 

 

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