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Silvio Buttiglione lo aveva annunciato su Facebook e l’ha fatto. Oggi si è piazzato davanti all’ingresso dell’esattoria di Stato e, armato di manifesti, ha urlato la sua rabbia nei confronti dei politici e delle banche. “Rimarrò fino a sabato” annuncia “e le forze dell’ordine non m’intimoriscono”.

Silvio Buttiglione lo aveva annunciato su Facebook e l’ha fatto. Oggi si è piazzato davanti all’ingresso dell’esattoria di Stato e, armato di manifesti, ha urlato la sua rabbia nei confronti dei politici e delle banche. “Rimarrò fino a sabato” annuncia “e le forze dell’ordine non m’intimoriscono”.

L’ultima comunicazione l’ha fatta circa un’ora fa su Facebook:”I vili sono quelli che si nascondono dietro una finestra. Ero fuori alla sede di Equitalia di Pescara. Sono intervenuti prima i carabinieri controllandomi i documenti facendo la foto solo ad un cartello. Dopo 20 minuti due volanti della polizia idem. Qualcuno, cioè i vili, li hanno chiamati per mandarmi via, ma io non la do vinta. Continuerò fino a sabato il mio sit-in costi quel che costi”. 

Tiene duro Silvio ma poco dopo torna ad aggiornare il social network:”In questo momento è arrivata la Digos per controlli. Sono l’uomo nero, colui che da fastidio, colui da non vedere e non ascoltare. Può venire chiunque ma non vado via e a quei vili che chiamano le forze di polizia per impressionarmi dico: da qui non mi muovo!”.

Silvio Buttiglione da due anni gira l’Italia per far conoscere il suo dramma. Ex imprenditore costretto a chiudere l’attività perché le banche non gli hanno dato più credito. Ora, strozzato dai debiti, Equitalia ha deciso di pignorargli la casa. “Dono un rene o una cornea” scrive su uno dei suoi manifesti e aggiunge “a chi mi salva la casa messa all’asta da banche ed Equitalia. Potrei vivere con un solo rene e un solo occhio ma non riuscirei a vivere senza una casa”. 

Silvio ha scritto anche una lettera aperta ai politici tentando di sensibilizzarli sull’argomento:”A tutti i politici che si dichiarano onesti nei loro principi e nelle loro azioni” scrive Silvio “ricordo che sono un ex imprenditore sopravvissuto ad un suicidio. Non c’è giorno che passi che scovo  (dico che scovo perché nessuno ne parla), che i miei simili si tolgono la vita a causa della crisi. Ad oggi non c’è banca dati da cui attingere notizie. La ragione più importante è la solitudine. Le richieste di aiuto non trovano risposte dalle istituzioni”. L’uomo propone che venga fatta “una campagna pubblicitaria per fermare quanti pensano al suicidio”. Quindi che “in ogni città venga istituito un organo di ascolto tramite un numero verde formato di persone che hanno un vissuto simile e che possano capire e rispondere ad ogni parola, silenzio, dando sostegno e conforto cercando un contatto diretto”. Se ciò non verrà messo in pratica per Buttiglione il 2014 sarà l’anno “dell’ecatombe”. Un numero verde, almeno, esiste. È l’800507717 ed è stato attivato per venire incontro alle persone in condizioni disperate. 

MANIFESTAZIONE A ROMA

http://www.youtube.com/watch?v=a2KSFct9GrM&feature=youtu.be

Silvio Buttiglione si è recato a Roma il 18 febbraio alla manifestazione ‘Rete Impresa’ chiedendo agli organizzatori di parlare “per soli 2 minuti dei suicidi per la crisi, ma non mi è stato concesso. Ho sentito parlare, i presidenti delle varie categorie, cose che dicono da anni: CHIEDEREMO…..CHIEDEREMO…AL GOVERNO…..Nel frattempo le aziende continuano a CHIUDERE e la gente a MORIRE! E loro continuano a dire: CHIEDEREMO….CHIEDEREMO…”.

LA VITTIMA, IL PANETTIERE

http://www.youtube.com/watch?v=edMSfnCvVNs&feature=youtu.be

È per questa gente che Silvio lotta. Per persone come Eduardo De Falco il panettiere che si è tolto la vita dopo che l’ispettorato del lavoro lo aveva sanzionato con un verbale di 2 mila euro per aver trovato all’interno del negozio, la moglie senza un contratto. Momenti di rabbia, quando il suocero prima di entrare nella basilica dove si stavano per celebrare i funerali, ha sfogato tutta la sua tensione, ripresa immediatamente dopo le esequie, da parte di alcuni cittadini nei confronti delle istituzioni locali, colpevoli di essere presenti solo nei momenti di disperazione familiare. La salma con un lungo corteo si è poi diretta a Casalnuovo, attesa da centinaia di persone per tributargli l’ultimo saluto.

 

SILVIO CON IL M5S A MONTESILVANO

 http://www.youtube.com/watch?v=5UD2WI899ow&feature=youtu.be

Silvio sabato scorso ha parlato con Luigi Di Maio, vice presidente della Camera del M5S, a cui ha illustrato il suo programma per poter arginare i suicidi dovuti alla crisi. “L’ho pregato di far attuare le mie proposte dal governo” ha detto Silvio. “Non so perché mi sono prostato mentre gli chiedevo queste cose. In vita mia non l’ho mai fatto, se non quando chiedevo aiuto a Dio, forse sono stato sciocco, ma mi sono fatto una ragione forse ho voluto ‘graffiargli l’anima’ affinché potesse prendere in umana considerazione, le mie proposte. Comunque Luigi Di Maio si è impegnato pubblicamente dinanzi a centinaia di persone, che avrebbe fatto approvare dal governo le iniziative. E questo mi ha reso tanto felice da farmi trattenere le lacrime”.

 

COMMENTI

Sulla bacheca di Silvio,Theo aggiunge:”sai quanto se ne fregano? pensa se mr bingo avesse tassato il gioco d’azzardo.. pensa a tutti i soldi che vengono sperperati mentre gli imprenditori italiani vengono derisi da 4 cinesi con i loro prodotti radioattivi.. e tu, noi, pensiamo ai politici??? Ahahahahahahah 500 milioni di euro investiti dagli arabi.. mentre 20 MILIARDI in Inghilterra ed altri 15 a Germania e Francia.. pensa tu..”. Ania comunica:”C’è anche un numero iban per avere un prestito dal fondo creato dai nostri parlamentari 5 Stelle per gl’imprenditori in difficoltà, per far riprendere fiato e il lavoro con più serenità. Se ne parlato in questi giorni su tante bacheche del M5S. Dovrebbe essere disponibile l’informazione, sul Blog di Beppe Grillo”.

Cosa rimane del gesto di Silvio? Per il momento quasi nulla se non l’indignazione di pochi. Le forze dell’ordine sono arrivate ma per identificarlo. I 5 Stelle hanno preso l’impegno, certo. Bastano solo loro per risolvere un dramma del genere? Abbiamo carabinieri e polizia che vanno dai cittadini a chiedere conto delle loro iniziative di protesta e non vanno ad arrestare i colpevoli dei tanti suicidi dovuti ad Equitalia. È un sistema, questo, laido che cola grasso da tutte le parti. Ma loro, politici e gruppi di potere, hanno dalla loro le squadracce, quelli che li difendono a prescindere. Questo è uno dei motivi per cui tutto non cambia in questo Paese. Vessati e morti di fame devono giustificare le loro azioni estreme, anche davanti alla morte. Chi pagherà per tutto questo?

ZdO

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