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La battaglia pro-stamina va avanti e non si ferma nonostante la Lorenzin continui a raccontare favole in tv. Mentre il ministro della Salute parla di cose che non conosce, parallelamente migliaia di persone tra malati, medici e addetti ai lavori la smentiscono punto per punto e con dati alla mano. È in atto una nuova rivoluzione: quella del cuore.

Le lobby che vogliono continuare a tenere in pugno la sanità e il destino dei malati sono tante. Lobby che continuano ad ammazzare persone per soldi. Raffaele Pennacchio è l’ultimo, in ordine di tempo, che è morto da guerriero. Pennacchio era un medico 55enne malato di Sla che il 23 ottobre scorso è morto per un infarto. Aveva partecipato a un sit-in sotto al Ministero dell’Economia e, successivamente, intervenuto a un incontro con il governo. Al rientro in hotel a Roma si è accasciato ed è morto. Sulla sua bacheca, forse per una beffa del destino, aveva postato un articolo riguardante la morte del giudice Francesca Feruglio anch’essa malata di Sla da un anno e che il 12 ottobre ha perso definitivamente la partita all’età di 51 anni. Troppi morti e troppa gente che sta giocando sui cadaveri. Ora bisogna prendere il coltello tra i denti e affondare le ragioni nell’odio di chi permette questo scempio. «La denuncia per omicidio, lesioni ed altri reati è pronta – annuncia su facebook Stefano Moretti dell’Osservatorio Antimafia Abruzzo -. Un faldone di oltre 250 pagine cartacee oltre altrettante pagine e video allegati in chiavetta USB. Le persone accusate dalle prove raccolte sono 14 oltre ad una struttura sanitaria pubblica ed a diversi senatori ed altri da identificare. Decine di testimoni citati». È sul piede di guerra Moretti come anche tutto il popolo pro-stamina d’Italia. Numerosi sono gli incontri che si organizzano in tutto lo “Stivale” come quello del 31 ottobre che ci sarà a Pescara con l’intervento dello Stesso professor Vannoni. La comunità è in fermento come anche alcuni politici che non vogliono macchiarsi di una responsabilità che grida vendetta e che prima o poi esploderà.

La Regione Abruzzo, dopo il voto all’unanimità sulla questione Stamina, pare si sia arenata e, forse, intimorita. Scrive Moretti in una mail al governatore d’Abruzzo:” Caro Gianni Chiodi il fatto che ti sei eclissato su questa vicenda non è onorevole da parte tua. Non credo che tu sia la persona laureata alla Louiss e con master alla Bocconi che si fa mettere i piedi in testa da una sciaquettina che non si sa neanche come si è presa il diploma. Non voglio neanche credere che una persona come te, che ha avuto la forza di osteggiare, in Abruzzo, le lobby delle case di cura e della sanità privata, adesso si schiera a difesa degli interessi tutelati da Sacconi e da sua moglie. Non credo neanche che tua sia senza spina dorsale perché quando si trattava di difendere la candidatura del tuo amico Tancredi hai saputo gonfiare il petto e sbattere i pugni sul tavolo minacciando addirittura le dimissioni. Qui, caro Gianni, non si tratta di candidature ma si tratta della vita di bambini che con le loro famiglie sperano in una terapia che funziona ed i cui risultati sono stati illustrati e certificati da un neurologo e medico legale ed illustrati l’altro giorno in conferenza stampa a Roma. Ti ho invitato più volte a verificare questi risultati incontrando le famiglie ed i loro medici ma fino ad oggi non lo hai fatto. Ricordati però che tu puoi fare tanto e se non lo farai ti renderai moralmente complice dell’aggravamento e della morte di bambini e di persone che hanno sperato, sperano ma soprattutto hanno ancora fiducia in te. Gianni prendi posizione in maniera forte è decisa perché la tutela della libertà di queste famiglie è un diritto inviolabile. Non uccidere anche tu le loro speranze».

Sulla Regione Abruzzo è chiaro che è arrivato un ultimatum da Roma sulla vicenda. Ora però i dati ufficiali sui miglioramenti che il metodo Stamina apporta ai malati ci sono. Perché far finta ancora di nulla?

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