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I governatori hanno avuto a disposizione un bel gruzzoletto per far fronte all’emergenza sisma. Ben 200 milioni li ha inviati la Commissione europea, incrementando di fatto le risorse dei Por Fesr, e altri 200 milioni sono giunti dal cofinanziamento nazionale. Perché, però, è tutto fermo all’anno zero?

di Antonio Del Furbo

A disposizione delle Regioni, dunque, ben 400 milioni di euro. I governatori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, ovvero le quattro regioni colpite dai recenti terremoti, hanno un tesoretto nelle loro mani dal 24 agosto 2016. 

Si tratterebbe di capire, ora, dove sono andati a finire i 400 milioni e qual è lo stato d’attuazione dei relativi programmi.

A chiederselo anche IlSole24ore che ha provato a indagare attraverso il portale OpenData della dg Regio.

Abruzzo 
Alla Regione sono arrivati 40 milioni di risorse aggiuntive con decisione del 9 gennaio 2018. Somma ripartita tra fondi europei e nazionali nello specifico asse IX alle azioni per le aree terremotate. A oggi nessuna delle 5 azioni previste sono state avviate visto che le risorse impegnate sono al 44% e le spese al 2%.
Tra l’altro, nel sito web istituzionale della Regione non vi è traccia della parte dedicata alle “risorse sisma” e che la sezione bandi Fesr 2014-2020, che dovrebbe contenere sia quelli aperti, sia quelli chiusi, è vuota.

Lazio 
Sono stati assegnati 56 milioni divisi tra fondi europei e nazionali, che sarebbero dovuti servire per interventi di micro zonazione e messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici strategici e rilevanti ubicati nelle aree maggiormente a rischio. Dopo quasi un anno dalla decisione comunitaria (7 dicembre 2017), l’azione non è stata ancora avviata.

Marche

Sono stati destinati 243 milioni di euro. Costituito l’asse priopritario specifico n. 8, a oggi sono stati avviati 3 bandi sui 13 previsti, di cui 2 suddivisi in più interventi, per un importo di 31 milioni di euro impegnati. Dei tre bandi, due chiuderanno entro novembre, mentre l’altro alla fine di gennaio 2019. 

Umbria 
Attribuite risorse aggiuntive per 56 milioni, che sono andate a costituire il nuovo asse specifico numero 8 interamente dedicato alle azioni nelle aree interessate dal terremoto 2016-17. Fino ad oggi solo un bando, relativo a 2 azioni sulle 8 previste, è stato attivato e chiuso per un valore di 22,5 milioni (40,2%) sui 56 disponibili.  

Stupisce, dunque, la Regione Abruzzo che, stando ai dati, si trova ancora all’anno zero. Il poco che si è mosso è stato solo in termini di impegni spiega IlSole24Ore, “senza che abbiano prodotto spesa, unico sintomo di utilizzazione concreta delle ricorse aggiuntuive”.

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