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E’ chiuso nel Punto Snai – Agenzia Pakundo di cui è titolare sulla strada provinciale 602. L’uomo prima di chiudersi dentro ha fatto uscire tutti i dipendenti. La trattativa Va avanti ormai da 5 ore.

http://www.youtube.com/watch?v=-w7x1Kn-6wE&feature=youtu.be

Si stanno vivendo attimi di tensione a Santa Teresa di Spoltore (Pe). L’imprenditore Marcello Sborgia si è barricato dalle 13 circa all’interno della sua attività. 
E’ chiuso nel Punto Snai – Agenzia Pakundo di cui è titolare sulla strada provinciale 602. L’uomo prima di chiudersi dentro ha fatto uscire tutti i dipendenti. La trattativa Va avanti ormai da 5 ore. I 
carabinieri della compagnia di Pescara hanno transennato l’intera area. Alla base di questo gesto ci sono delle difficoltà economiche e Sborgia non riescie a pagare i debiti. Sta chiedendo da tempo alla banca una dilazione ma senza risultati. Proprio in irati momenti si attende da Roma l’arrivo del direttore generale della banca (Bcc). Sborgia è indagato insieme ad altri nel filone dell’inchiesta sull’urbanistica di Spoltore che ha coinvolto tra gli altri Ranghelli e l’ex presidente del Consiglio regionale Marino Roselli. L’imprenditore si è trovato strozzato dalle richieste dei dipendenti e degli acquirenti degli immobili ma terminati. Questa mattina ha scritto su Facebook che oggi sarebbe stata una “giornata particolarmente…..”. Malumori si sono registrati contro Roselli che, secondo alcuni, ha sfruttato l’occasione per farsi campagna elettorale.

SBORGIA AGGIORNA IL SUO PROFILO FACEBOOK

Poco fa l’imprenditore ha aggiornato il suo profilo facebook scrivendo:«sto facendo una battaglia contro una banca che ci ha tolto la possibilita di poter onorare gli impegni presi e sto facendo una battaglia x proteggere i miei clienti cioe quelli che hanno aquistato casa da noi». Una battaglia di civiltà secondo Marcello Sborgia che trova subito riscontro tra gli amici del social network:«Non ti conosco ma se posso darti un consiglio i problemi bisogna peenderli in un altro verso spero che tu possa capire e non fare pazzie in bocca al lupo». Ancora:«non far del male ad altri e a te stesso…..ma questo sistema di merda deve finire». C’è anche però chi soffia sul fuoco:can che abbaia non morde!! Chi vuole fare pazzie le fa senza manifestare…restituisci il maltolto prima di passare a miglior vita piuttosto!».

SBORGIA A PRIMADANOI.IT:«NON SONO UN DELINQUENTE»


In un’intervista a Primadanoi.it Marcello Sborgia si sfoga dicendo:«Sto tentando di garantire la casa a quelle persone che in maniera del tutto naturale si sono fidati della faccia del sottoscritto:«non esco da qui fino a quando non ho una rassicurazione dalla banca. Se la rassicurazione non arriva io da qui esco in orizzontale». L’obiettivo per l’imprenditore è raggiungere un accordo con la banca.
«Io non posso fare a meno della dignità. Questa banca mi ha fatto perdere la dignità. Non posso guardare mia figlia pensando che gli altri mi possano accusare di averli turlupinati o di averli derubati. La mia famiglia di umili origini non ha mai fatto a meno della dignità, ed io non posso fare diversamente».
L’imprenditore ha contattato più volte la banca in questi giorni ma il direttore è stato sempre evasivo sulle sue richieste.
 
Sborgia prosegue su Primadanoi.it:«Stiamo parlando di 58 appartamenti e di 9 milioni di euro, non è uno scherzo. Siamo andati con le buone, abbiamo cercato mille soluzioni, abbiamo provato anche la vendita, abbiamo offerto tutte le garanzie possibili, io e mia moglie, e non sono bastate. Purtroppo la banca che ha finanziato questa opera non ha soldi per poter farci andare avanti col mutuo. Ci hanno fatto delle altre angherie che non specifico e dulcis in fundo hanno anche bocciato il piano di vendita dell’ intero complesso. Si badi bene senza mai dare nessuna risposta per iscritto per non impegnarsi e potere essere attaccati. Il nostro gruppo vanta proprietà per quaranta milioni di euro. la mia protesta vuole smuovere la stessa banca per farci finire di fare il cantiere con le58 persone che ancora attendono la consegna».
 
Infine l’imprenditore afferma che la sua banca ha chiesto il 26% di interessi e non si può fare niente. Tempo fa  però, proprio dalle sue parti, hanno arrestato uno strozzino che praticava il 30% di interessi.
 
L’UOMO ESCE DOPO 9 ORE

Sborgia dopo aver ricevuto notizie rassicuranti ha deciso di consegnare la pistola alle 22.25. Uscendo ha  abbracciato la moglie e salutato le forze dell’ordine. Per tutto il pomeriggio i carabinieri di Pescara hanno tentato di mediare con la banca attraverso il legale dell’imprenditore. Il direttore della banca era atteso da Roma.
 
 
di Antonio Del Furbo

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