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Ve le ricordate le truppe cammellate di giornalisti e operatori davanti al tribunale di Pescara a strapparsi camicie, vesti e sottane nell’attesa d’intervistare Gianni Chiodi? Ve li ricordate i titoloni su giornali e tv nazionali? Seppur vi sfugge la minima parte di ciò che è accaduto oltre un anno fa, sappiate che voi siete peggio di chi vi governa e vi imbocca le notizie di Antonio Del Furbo 

In genere a me piace invertire il paradigma secondo il quale i politici sono peggio o uguali di chi li elegge. Per me, in genere, il Potere è cialtronesco ma gli elettori sono peggio: ignoranti e furfanti. Ma anche presuntuosi. Ancor meno amo le fazioni ovvero quelle, per intenderci, che da trent’anni si azzuffano nell’orgia mediatica di tribunali e pm da un lato e presunti ‘radical mafia’ dall’altra. Le fazioni servono per dividere e imperare. E chi ha imperato in questi anni? Non di certo la politica. Non di certo la brava gente. Non di certo la democrazia. E, se a un popolo qualcuno toglie il potere di eleggere e farsi governare da chi vuole, ci sarà o meno un problema di rappresentanza? A quanto pare per alcuni italiani gli unici che possono trascinarci fuori dalla melma in cui siamo finiti sono giudici. E allora perché non li eleggiamo direttamente? Certo, in molti si sono già candidati e hanno guidato partiti per anni. Ma non dico questo, dico, ad esempio, di svuotare il parlamento e rimettere tutte le funzioni presso tribunali e redazioni giornalistiche. Eviteremmo, così, anche lo sputtanamento a livello mondiale di fatti privati. 

“Mancava solo l’Abruzzo, ma era questione di tempo: da oltre un anno i carabinieri stavano indagando sui conti del Consiglio Regionale” scrisse Tgcom24 in quei giorni. Perché mancava l’Abruzzo? Cos’era, un gioco a chi eliminava più politici? Perché quelle parole? E i titoli del pornogiornalismo de Il Fatto? In totale 25 furono i politici accusati, a vario titolo, di truffa, peculato e falso. Alla vigilia delle elezioni regionali che hanno poi eletto Luciano D’Alfonso a governatore.

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E oggi cosa succede? Succede che escono definitivamente di scena dall’inchiesta 15 politici. Il gip del Tribunale di Pescara, Nicola Colantonio, ha accolto la richiesta della procura di archiviare le posizioni degli ex assessori e consiglieri regionali. E chi sono? Eccoli: Lanfranco Venturoni, Carlo Costantini, Federica Carpineta, Giorgio De Matteis, Cesare D’Alessandro, Riccardo Chiavaroli, Franco Caramanico, Nicola Argiro’, Emilio Nasuti, Alessandra Petri, Antonio Prospero, Lorenzo Sospiri, Giuseppe Tagliente, Luciano Terra e Nicoletta Verì. In 15 escono di scena, cioè oltre la metà.

E per quelli rimasti quanto tempo dovremmo aspettare per sapere se erano colpevoli? E nel caso venissero assolti torneranno al governo dell’Abruzzo senza se e senza ma?

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