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Grillo a Pescara fa il pienone e promuove i referendum per poter partecipare alla competizione elettorale 

http://www.youtube.com/watch?v=pDN4j4REe60&feature=youtu.be

Beppe Grillo ha raggiunto ieri Pescara per promuovere la raccolta firme dei referendum per le liste per il Parlamento promossi dal “Movimento 5 stelle” in tutta Italia. Corso Umberto colma di simpatizzanti che hanno seguito le stoccate del Grillo nazionale alla stampa, all’ormai ex Premier Mario Monti e al “Cofano della Wolkswagen” Silvio Berlusconi. «Il segretario politico del movimento» ha improvvisato il suo comizio sopra un muletto. Si parte con il ringraziamento a Sky che ha seguito l’intervento in diretta:«vi state comportando benino». Poi continua dicendo:«non sono venuto qua per chiedere il voto, ma per fare un’operazione di democrazia rispetto ai referendum invitandovi ad andare a votare».  Grillo porta l’esempio della Sicilia dove il suo movimento, inizialmente non guardato di buon occhio, è arrivato ad ottenere con le ultime elezioni il primato in regione, perché spiega:«è crollato il voto si scambio perché non c’è più una lira». Si rischierebbe alle prossime elezioni, secondo Grillo, che il 25% degli aventi diritto deciderebbe le sorti politiche dell’Italia ma:«quanto durerebbe un Governo?» si chied. Poi fornisce le sue spiegazioni a quanti lo accusano di obbligare gli eletti del Movimento a non andare in televisione:«io non obbligo nessuno a non andare in tv, ho sempre detto usatela ma non andate nei talk-show perché i giornalisti sono il linoleum del potere. Anche se parli della teoria della relatività basta che inquadrano Sallusti che fa le smorfie e sei finito». Poi un accenno alla Costituzione prendendo spunto dallo show di Benigni su Rai Uno:«la Costituzione è nulla senza la certezza del diritto» e poi Monti non si fa sfiduciare dal Parlamento ma:«si sfiducia da solo, anzi va da “lu uaglion” (Napolitano n.d.r.)». Ancora:«Monti va a casa e lo spread diminuisce e la Borsa aumenta di due punti. Vuoi vedere che questi qui non c’entrano più un cazzo con la politica e l’economia e che se li mandiamo a casa ne avremo un beneficio pazzesco?». Ancora secondo Grillo:«Nel 2011 i conti dello Stato erano perfetti, avevamo speso meno di quello che avevamo incassato e un saldo attivo di 16miliardi di euro solo che quell’anno abbiamo pagato 75miliardi di interessi sul debito. E così dagli anni ’80 ad oggi abbiamo messo da parte un tesoretto di 480 miliardi circa ma ne abbiamo speso 2200milardi di euro sul debito». Poi la stoccata finale alla politica abruzzese in particolare a quella pescarese:«Dobbiamo difendere coi denti il territorio in cui viviamo, perchè è l’unica risorsa che abbiamo. E se non lo difendiamo per noi, dobbiamo farlo per i nostri figli e per i nostri nipoti. Il fiume che bagna Pescara è pieno di cloroformio». Chissà se questa regione amministrata negli anni da pachidermi votati al clientelismo “gaspariano” e che non riesce a togliersi le cacche delle pecore dai piedi potrà ottenere finalmente un futuro degno. Chissà per quanto tempo ancora gente onesta e capace di portare l’Abruzzo a competere a livello mondiale dovrà sottostare a servi di partito, lobby economiche e poteri militari deviati. Se Grillo, secondo alcuni, non è la risposta ci chiediamo chi lo possa essere. Forse quelle centinaia di giornalisti asserviti? Forse la paccottiglia di politici che “sistemano” un pò qua un pò la i propri elettori? Quelli come noi sognano una “Silicon valley” abruzzese. Siamo la Regione del clientelismo becero e degli affari sporchi. Buon Natale.

 

di Antonio Del Furbo

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