Abruzzo: Marsilio annuncia passaggio zona arancione. Il governo lo smentisce
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Nemmeno il tempo di annunciarlo che subito da Roma il governo smentisce il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

“Mantenuto l’impegno di riaprire il commercio prima dell’Immacolata. Ho firmato l’ordinanza con la quale l’Abruzzo rientra in zona arancione”.

Così Marco Marsilio ha annunciato orgogliosamente il ritorno della regione Abruzzo in zona arancione.

“Da domani i negozi saranno aperti e da mercoledì torneranno a scuole i ragazzi di seconda e terza media. Il monitoraggio del fine settimana ha fornito ulteriori dati confortanti, dei quali ha preso atto anche il Comitato Tecnico Scientifico regionale.Non si registrava dal 23 ottobre scorso un numero così basso di nuovi positivi.

Marsilio ha poi aggiunto:

“Mi ero assunto la responsabilità di anticipare l’ingresso in zona rossa, con l’obiettivo di iniziare la ‘cura’ necessaria a riportare l’Abruzzo in sicurezza. I dati di due successivi report della Cabina di Regia nazionale e quelli dell’ultimo fine settimana dimostrano che l’obiettivo è stato raggiunto nel minor tempo possibile. Si è così contemperata l’esigenza di salvaguardare la salute pubblica e la vita umana, con quella di garantire la tenuta sociale ed economica”.

La smentita del governo

Peccato che Marsilio, a stretto giro, è stato smentito dal governo nazionale. Il ministero della Salute, in una nota, precisa:

“La cabina di regia che monitora i dati di tutte le Regioni ha riconosciuto questa anticipazione che avrebbe potuto portare alla zona arancione nella giornata di mercoledì. La scadenza dei 21 giorni è però prevista per mercoledì, non per lunedì. Quindi non c’è avallo su questa ulteriore anticipazione”.

Il governo, inoltre, potrebbe procedere con una lettera di messa in mora nei confronti della Regione.

Le preoccupazioni del Comitato scientifico

Con l’allentamento delle maglie sale la preoccupazione del Comitato tecnico scientifico. Ci apprestiamo ad entrare in una fase in cui “avremo il raddoppio della criticità, nei Pronto Soccorso arriveranno coloro che avranno l’influenza stagionale e coloro che avranno il Covid vero e proprio”, ha detto il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo. Ed ha aggiunto: “Avremmo potuto imporre un lockdown assoluto, ma non possiamo permettercelo”.

Denunce penali

Il coordinatore del Cts Agostino Miozzo ha proposto le denunce penali per chi non rispetta le regole del Dpcm. Prova un  mezzo dietrofront a Mezz’ora in più, su Rai3, salvo poi confermare quanto dichiarato e rilanciare anche sui vaccini anti-Covid. “Siete tremendi, sparate dei titoli…”, ha detto il medico ed ex braccio destro di Guido Bertolaso alla Protezione civile riferendosi alla stampa. “La maggioranza si comporta bene, poi ci sono i furbetti”, ha continuato Miozzo.  

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