Presto viaggiare in autostrada potrebbe costare di più.
Autostrade più care: in arrivo aumenti per coprire i costi di Anas. Un emendamento inserito nel decreto Infrastrutture prevede infatti l’incremento del canone annuale versato ad Anas, attraverso un ritocco verso l’alto dei pedaggi autostradali.
Cosa cambia per chi viaggia: l’incremento per ogni chilometro
La proposta stabilisce un aumento di un millesimo di euro per ogni chilometro percorso, sia per i veicoli classificati nelle categorie A e B (che comprendono automobili, moto, suv e camper), sia per le classi 3, 4 e 5, in cui rientrano mezzi pesanti come camion e veicoli con rimorchio. La misura scatterebbe dal primo giorno del mese successivo all’entrata in vigore della norma, verosimilmente il 1° agosto, in base ai tempi dell’iter parlamentare.
90 milioni di euro all’anno in più per Anas
Secondo quanto indicato nella relazione tecnica allegata all’emendamento, l’intervento consentirà ad Anas di reperire circa 90 milioni di euro l’anno, necessari per far fronte a spese crescenti non coperte dal contratto attuale. A pesare sui bilanci della società sono stati in particolare la riorganizzazione della rete stradale gestita direttamente da Anas, l’aumento dei costi per l’illuminazione pubblica e altre attività operative. Negli ultimi anni, questi costi aggiuntivi sono stati fronteggiati con fondi straordinari stanziati tramite decreti specifici, spesso difficili da sostenere per le casse pubbliche.
Pedaggi legati all’inflazione: scatti biennali
Non solo: il testo prevede anche che il canone versato ad Anas venga aggiornato ogni due anni in base all’inflazione. L’aumento sarà determinato da un decreto del Ministero delle Infrastrutture, d’intesa con il Ministero dell’Economia, che adeguerà le tariffe all’indice dei prezzi al consumo.
La protesta dei consumatori: “Scelta inaccettabile”
Durissimo il commento dell’Unione Nazionale Consumatori. Il presidente Massimo Dona ha definito l’ipotesi di aumento “una vergogna”, puntando il dito contro l’atteggiamento del governo. “Ancora una volta – ha dichiarato – si cerca di fare cassa colpendo le tasche dei cittadini. Dopo aver eliminato gli sconti sulle accise introdotti dal governo Draghi, aver reintrodotto gli oneri di sistema nelle bollette e aumentato l’Iva sull’energia elettrica e sul gas, ora tocca ai pedaggi. È un accanimento ingiustificato”.
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