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Sono ottanta le missioni che appaiono come “immotivate”. Un bel po’ se si considera che, in totale, i viaggi effettuati dal ministro sono stati 133 in sedici mesi da ministro. Marco Bussetti ha impiegato ben 25mila euro di soldi pubblici in viaggi istituzionali che, secondo Repubblica, non lo erano o restano quantomeno sospetti.

Le missioni di Marco Bussetti, ministro dell’Istruzione leghista nel governo Lega-5 Stelle conclusosi il 5 settembre scorso, sono state concentrate in Lombardia. Concentrate in maniera sospetta. Dentro quelle trasferte c’è di tutto: viaggi istituzionali, visite a scuole e palestre. Oltre un anno di voli per 133 missioni dai quali mancano all’appello le “note spese per missione” di gennaio, agosto e settembre 2019. Di queste, ottantotto sono state realizzate, appunto, in Lombardia e settanta segnatamente a Milano. I due terzi dei suoi viaggi di lavoro, dunque, concentrati nella regione in cui vive.

“Dovevo curare le scuole della mia regione” dice l’ex ministro. Ma la lettura dell’agenda dell’ex ministro rivela l’esistenza di un numero impressionante di missioni fittizie, create ad arte, per le quali il ministero dell’Istruzione ha pagato il rimborso. 

Ben ottanta missioni di Bussetti delle 133 sono fortemente sospette. Intanto sull’agenda ufficiale dell’ex ministro gli spostamenti erano segnati come “impegno privato”. Ancora più strano è che il ministro a quegli eventi non si è mai presentato ma ha mandato lo stesso a rimborso il biglietto aereo utilizzato per rientrare a Linate o a Malpensa. Con questa voce – “missioni non giustificate” – il quotidiano ha contato 54 trasferte. In diversi giorni, poi, l’evento previsto appare gracile sul piano istituzionale, somiglia piuttosto a una scusa per poter tornare a casa spesato dallo Stato. Poi ci sono nove viaggi che ricadono in “scuse istituzionali”. Con il gioco delle “finte missioni” l’ex ministro Bussetti ha messo con continuità in nota spese gli spostamenti con Alitalia che all’inizio della settimana lo hanno portato a Roma, al lavoro. “Una missione prevede un’andata e un ritorno”, spiega Bussetti. Il fatto è che “casa-ufficio” l’ex ministro avrebbe dovuto onorarlo con la sua diaria mensile, messa a disposizione dal dicastero. Se un viaggio lo si paga con i soldi della “missione”, si risparmia sulla diaria personale che, in questo modo, può essere intascata per intero.

Bussetti da ministro guadagnava 4.500 euro netti il mese, la diaria era pari ad altri 3.500 euro netti mensili.

Nel periodo 2018-2019 l’ex ministro ha avuto undici appuntamenti elettorali pagati con i soldi pubblici. Su tutti, “la colazione in onore di Salvini” – testuale, secondo agenda – tenuta il 19 marzo 2019 all’Hotel Principe di Savoia di Milano. Bussetti ha il compito di spegnere le candeline per il Capitano che compie 46 anni. Costo: 440,95 euro. Il giorno dopo interverrà alla scuola politica della Lega. Con soldi pubblici Bussetti seguirà Salvini nel famoso comizio di Pontida “governeremo per i prossimi trent’anni” e nell’adunata per l’Immacolata di Piazza del Popolo, a Roma. Ha affiancato candidati leghisti sindaci a Forlì, Sant’Arcangelo di Romagna, Ascoli, a Canzo nel Comasco, ad Albavilla. Partecipato alle feste della Lega di Alzano Lombardo, Treviglio, Lezzeno. “Un comizio può essere considerato una missione se in quegli stessi giorni c’è anche un appuntamento istituzionale”, prova a spiegare l’imbarazzato ex ministro. “Se ho fatto degli errori”, dice, “li ho fatti in buona fede”.

Per Repubblica le “ottanta missioni discutibili” sono costate, secondo i conteggi fatti da Repubblica, 25.456,24 euro.  

“Tre settimane dopo l’insediamento del governo, Bussetti prende un aereo alle ore 13 da Fiumicino per Linate. Alle 19 a Palazzo Chigi è previsto il Consiglio dei ministri, ma lui preferisce un lungo weekend (giovedì-lunedì) in Costa Azzurra insieme a Luciana Volta, la dirigente di provveditorato che Bussetti ha cercato di imporre alla direzione dell’Ufficio scolastico della Liguria congelando le nomine in quindici uffici del ministero. Quattro giorni e mezzo privati diventano una missione del Miur con una spesa richiesta di 507,96 euro. Accadrà altre 24 volte E, poi, già nel primo mese di governo nove missioni su nove sono su Milano, da lui personalmente controfirmate. Giovedì 5 luglio, continuiamo, l’agenda segnala “impegno privato”. Bussetti è riuscito a mettere in missione il volo per Malpensa che lo ha portato, la mattina successiva, di nuovo a Milano. “E’ andato dal dentista”, rivela oggi il suo staff, che nel periodo di governo ha organizzato gli appuntamenti. Sono 262,33 euro, a carico nostro.”

Bussetti martedì 17 luglio 2018 parte da Linate alle 12 per il Consiglio dei ministri del pomeriggio a Roma, ma alle 19 è di nuovo a Fiumicino: vuole risalire a Milano. In agenda non c’è nulla ma il ministro segna una missione per 519,21 euro. La mattina dopo è ancora a Roma: altri 256,88 euro. Tre voli su tre sono “senza giustificazione”. L’ex ministro va a Misano Adriatico, sempre con soldi pubblici, a trovare le figlie. Quel giorno si segna in missione prima su Milano e poi su Bologna senza uno straccio di giustificazione istituzionale. Proseguirà, nei fatti, per il mare della Romagna. Solo nel mese di agosto le missioni non giustificate o gonfiate saranno nove per un costo che sfiora l’entità della sua diaria mensile: 3.484,48 euro. Una diaria che gli rimane totalmente inalterata.

Come specchietto “giustificativo” Bussetti infila, tra un impegno privato e l’altro, una missione, come quella del 14 ottobre 2019 quando accetta l’invito a partecipare alla festa della scuola elementare di Cazzago Brabbia, 75 alunni in riva al Lago di Varese. C’è la banda e la scuola apre di domenica. La ragione vera dell’ennesima salita dell’ex ministro in Lombardia, a ventitré minuti di distanza dalla sua casetta in condominio, è il fatto che qui sia cresciuto Giancarlo Giorgetti, l’amico e protettore, e che alla “Pascoli” insegni una cugina dell’ex sottosegretario di Stato. 

Le festività che anticipano l’ultima Pasqua Bussetti le prende tutte: sei giorni di inattività, soliti rimborsi. Due giorni in trasferta a Reggio Calabria e, risalito in capitale, monta su un treno Roma Termini-Milano Centrale per “l’impegno personale” di venerdì 19, ore 11: deve chiudere con il rogito della casa. Si fa affiancare nel compito dall’avvocato Michele Zarrillo, consulente Miur a 60 mila euro il mese, uno della “banda di Caserta” che Marco Bussetti ha chiamato senza controllare qualifiche e qualità. “Si occupava anche delle mie questioni personali”, certifica ora l’ex ministro. Almeno cinque occasioni l’avvocato Zarrillo si è spostato per quelle “questioni personali” a spese del Miur.  

Nella sua intera stagione romana Marco Bussetti ha dormito, e con lui il capo segreteria Del Prete, nel convento San Carlo ai Catinari gestito da Don Francesco Ciccimarra, presidente dell’Agidae, piccola associazione cattolica che coordina direttamente alcune scuole paritarie confessionali. Bussetti non ha ritenuto che questa ospitalità a prezzo di favore, 200 euro il mese, fosse un conflitto di interessi. E in tempi recenti l’ex segretario particolare Lonero ha fatto recapitare al suo ministro il conto dei vestiti acquistati per lui, della festa in discoteca organizzata per il compleanno della figlia, dei voli pagati alla compagna. E l’onorario: 47.992 euro totali. Il ministro ha fatto rispondere l’Ufficio cerimoniale: “È pronto per lei, dottor Lonero, un assegno da duemila euro”.

Di admin

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