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Il disastro del Rigopiano è riapparso, per un bel po’, nella mente e nei ricordi di chi quella tragedia l’ha vissuta in prima persona. Quei tragici momenti sono riapparsi attraverso una locandina che annunciava un convegno. 

Ed è stata talmente brutta la figura fatta da chi ha organizzato il convegno che, solo dopo l’indignazione partita dal web, il Rettore dell’Università degli Studi di Teramo, Luciano D’Amico, ha annullato l’evento. E ci mancherebbe.

Qualche grande genio della comunicazione, al momento non si capisce ancora chi sia, ha avuto la brillante idea di titolare il convegno:Dalla Grande Calamità una valanga di opportunità”.

“Nella assoluta certezza che gli organizzatori del convegno mai avrebbero voluto mancare di doveroso rispetto alle vittime dei recenti eventi calamitosi, consapevole che il titolo erroneamente assegnato all’iniziativa lascia spazio a equivoci irriguardosi”, ha dichiarato D’Amico.

Peccato che il titolo farebbe accapponare la pelle a chiunque, anche se decontestualizzato da Rigopiano. Il senso del titolo è: “grandi occasioni derivano da un disastro come questo”. Potrebbe essere una chiave di lettura che, però, in molti hanno colto.

E come mai chi ha avuto la brillantissima idea non si è accorto che il titolo, ‘immerso’ nella tragedia abruzzese, avrebbe potuto avere ‘conseguenze’ ben più pesanti? Eppure il convegno non era organizzato da qualcuno che di comunicazione non se ne intendesse ma bensì dall’Università di Teramo, Facoltà di Scienze Politiche.  

Ad accorgersene, a quanto pare, nemmeno la Regione, tant’è che su Facebook Luciano D’Alfonso ha scritto  

“Non sarò presente al convegno ‘Dalla grande calamità una valanga di opportunità’ previsto domani a Teramo poiché non risultano inviti in questo senso alla mia segreteria né richieste di patrocinio alla struttura di Presidenza”.

Peccato, però, che il logo della Regione Abruzzo spicchi in bella vista sul manifesto, al fianco a quelli dell’Università e della Fondazione Gran Sasso.

Ad accorgersi del titolo nemmeno il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, il procuratore di Teramo Antonio Guerriero e il presidente della Provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino. 

“Lo spirito dell’iniziativa era, per questo motivo, opposto a quello desumibile dalla infelice titolazione, essendo orientato a evitare il ripetersi di eventi calamitosi attraverso una migliore conoscenza del contesto in cui questi possono verificarsi” ha aggiunto ancora il Rettore.

Altra cosa strana è che a parlare nel convegno, ormai annullato, ci sarebbero state persone che hanno dato il via libera all’ampliamento dell’hotel Rigopiano.

D’Amico sapeva almeno questo oppure non sapeva nemmeno di cosa si sarebbe parlato e chi ne avrebbe parlato?

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