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Una folla oceanica si è riversata ieri, già dalle 17, in Piazza Primo Maggio a Pescara per accogliere il leader del Movimento Cinque Stelle, Beppe Grillo in occasione della chiusura della campagna elettorale. Sul palco, ad attenderlo, i parlamentari abruzzesi del Movimento la candidata presidente della Regione Abruzzo, Sara Marcozzi, la candidata alla carica di sindaco di Pescara, Enrica Sabatini, il candidato sindaco di Teramo, Fabio Berardini, il candidato sindaco di Montesilvano, Manuel Anelli e i candidati consiglieri regionali e i candidati al parlamento europeo. L’intervento di Grillo al Tribunale di Pescara

“La nostra rabbia è buona, giusta, ci ha uniti per diventare il primo movimento italiano”. Ha iniziato così il suo intervento Beppe Grillo davanti i migliaia di sostenitori. Quindi l’immancabile polemica con il Tg1:”siamo in migliaia ma domani diranno che c’era un metro quadro di spazio vuoto”.

LO SPUTO DIGITALE

“Siamo in guerra, una guerra all’ultimo sangue: una guerra dell’informazione, giornali in mano alle banche, depistaggi. Dovranno pagarle queste cose: noi abbiamo memoria. Li processeremo online, abbiamo diritto a uno sputo digitale in faccia per questa gente”. Ha poi aggiunto:”Dobbiamo portare il nostro senso di comunità  in Italia”.

 

“DELL’UTRI FACCIA L’UOMO E SI FACCIA ARRESTARE”

Stoccata dura nei confronti dell’ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri, condannato in secondo grado a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa: “fai l’uomo, torna in Italia e fatti arrestare”. Dell’Utri espatriò qualche giorno prima della sentenza a Beirut e il 12 aprile scorso è statao arrestato dalle forze dell’ordine libanesi. Dell’Utri dovrebbe essere estradato e ricondotto in Italia la prossima settimana.

Non poteva mancare la forte critica agli ultimi presidenti del consiglio che si sono succeduti: “Letta, Monti, l’ebetino di Firenze, sono gente senza emozione, gente che si costruisce la simpatia. È gente cinica, perché non ha emozioni. Sono dei ragionieri che fanno due più due e poi non si rendono conto che due più due fa quattro e quel quattro lì causa migliaia di morti, migliaia di chiusure di aziende. Loro fanno solo due più due”. 

L’AFFONDO CONTRO I TEDESCHI

“I tedeschi capiranno se non pagheremo il nostro debito. È successo a loro di non pagare i debiti di guerra, nel 1953″. Dobbiamo andare in Europa, dobbiamo fare una comunità  e ridiscutere il debito con gli altri paesi del Mediterraneo in crisi come noi”. Grillo, nei giorni scorsi, aveva risposto all’attacco di Martin Schulz, candidato europeo per il partito socialista, che lo aveva paragonato a Chavez e Stalin. “Il krapò Schulz ha detto che Grillo è soltanto vento. In parte è vero. Il M5S è un vento del sud che sta per arrivare a Bruxelles. Il krapò si tenga forte. Potrebbe essere un uragano”. 

 

INVENTARSI QUALCOSA DI NUOVO

Grillo ha ribadito che bisogna inventarsi qualcosa che non sia solo lavoro. Ha parlato di piano B. “Il lavoro è una schiavitù, ci fa essere schiavi”.

IL VIRUS

Grillo ha paragonato la sinistra ad un virus, ad una peste nera che poi è diventata rossa. “Hanno occupato tutto: tribunali, scuole, banche. Hanno fondato cooperative con soldi pubblici che usano come collettore di voti e di potere. La forza di questa gente è tutta qui”.

ANELLI:”CANCELLEREMO LA MAFIA DAL COMUNE DI MONTESILVANO”

Prima dell’intervento di Grillo, i rappresentanti locali del Movimento hanno preso la parola. Manuel Anelli, candidato a sindaco di Montesilvano, tra i più duri:”Il nostro obiettivo è tirare fuori la mafia dal Comune di Montesilvano e ce la faremo. Combattiamo per il nostro futuro e vogliamo ridare il futuro alla nostra generazione”. 

SABATINI:”DOBBIAMO RICONSEGNARE PESCARA AI CITTADINI”

Enrica Sabatini, la candidata sindaco al Comune di Pescara, vuole riconsegnare Pescara ai cittadini. “Apriremo tutte le porte del Comune. A Pescara ci sono ancora forze oneste”.

 

La giornata di ieri è iniziata con l’arrivo di Beppe Grillo al tribunale di Pescara per scongiurare la venidta all’asta della casa di Silvio Buttiglione, l’ex imprenditore finito sulla strada per colpa di Equitalia e banche. 

Antonio Del Furbo

 

 

 

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